Sanafi al-Nasr, cittadino saudita il cui vero nome è Abdul Mohsen Adballah Ibrahim al Charekh, figura di spicco del Gruppo Khorasan trasferitosi in Siria, è stato eliminato durante un raid della Coalizione a guida USA avvenuto giovedì scorso. La conferma arriva direttamente dal Pentagono.
Nasr, ex responsabile finanziario di al-Qaeda, è il quinto leader anziano del gruppo Khorasan uccisi negli ultimi quattro mesi. Il martirio di Nasr è stato ampiamente ripreso dai social media jihadisti.
Il gruppo Khorasan, pubblicamente noto dal settembre dello scorso anno, è composto da veterani provenienti dal Fronte al Nusra, affiliato siriano di Al-Qaida che combatte contro il governo del presidente Bashar Assad. Il gruppo Khorasan ha una caratteristica fondamentale: è dedito esclusivamente all’Occidente, pianificando attacchi e sfruttando il know-how acquisito nella realizzazione di bombe non metalliche da collocare sugli aerei di linea, con il reclutamento di terroristi con passaporto occidentale.
Il gruppo Khorasan, a differenza dell’Isis, è formato da pochi individui, ma sono tutte figure di alto profilo. Sarebbe corretto affermare che ogni elemento del gruppo Khorasan è altamente addestrato e preparato: sono terroristi scelti.
Sanafi al-Nasr
Elemento chiave nella gestione delle finanze di al-Qaeda, ha svolto anche il ruolo di reclutatore in Turchia, Pakistan e Siria. Jihadista di lunga data, è stato il principale finanziatore di svariati fazioni legate ad al-Qaeda, gestendo i patrimoni dei donatori dell’organizzazione terroristica provenienti dal Golfo. Stratega molto influente, ha ricoperto svariati ruoli operativi in Afghanistan e Pakistan e l'Iran. Tesoriere di al-Qaeda nel 2012, si trasferisce in Siria nel 2013 dove diviene una delle figure più importanti del gruppo al Nusra. Braccio destro dell’ex leader Muhsin al Fadhli, ha contribuito a mantenere i contatti con tutte le principali figure di al-Qaeda.