Le forze governative siriane hanno condotto il primo raid aereo nella provincia di Aleppo, nel tentativo di riconquistare una base dell’esercito regolare sottratta dai terroristi. L’attacco è stato condotto dai piloti siriani su caccia russi. E’ quanto ha comunicato l’Osservatorio siriano (con sede nel Regno Unito) per i Diritti Umani.
Il raid è stato supportato anche da una forza di terra che ha ingaggiato il nemico nei pressi della base aerea di Kweiris, nella parte orientale della provincia di Aleppo. La forza d’attacco era composta da Su-24 Fencer e Su-25 Frogfoot.
Secondo gli israeliani, però, anche i russi sarebbero entrati in battaglia. Da quanto si apprende dall’agenzia di intelligence Debka, soldati della 810th Marine Brigade sarebbero entrati in azione proprio per riprendere la base aerea di Kweiris. Ed i russi conoscono bene il proprio nemico.
La base è protetta da guerriglieri ceceni guidati da Abu Omar al-Shishani, considerato uno dei comandanti più importanti dell'organizzazione terroristica negli ultimi due anni. Il 27enne proviene dalla enclave cecena di Pankisi in Georgia, come tanti altri che hanno aderito all’Isis dal 2012.
A supporto dei russi, secondo gli israeliani, anche le forze speciali di Hezbollah attive da mesi in Siria. L'offensiva per riconquistare Kweiris è il primo passo per l'attuazione del piano operativo russo per riconquistare la zona di Aleppo. Per portare a termine questa prima fase, i russi devono proteggere l’autostrada 5, che collega Aleppo a Damasco, essenziale per i rifornimenti all’esercito siriano.
Commentano gli analisti di Debka: “Il fatto che le forze russe abbiano hanno lanciato il loro primo attacco, dimostra che Putin non si aspetta alcuna cooperazione dagli Stati Uniti nella guerra ai terroristi islamisti. L'aspetto più inquietante per gli Stati Uniti ed Israele è che i soldati russi hanno combattuto in sinergia con le forze speciali siriane e Hezbollah. Per la prima volta in 41 anni, dopo la guerra di logoramento contro l'IDF sul Golan, le truppe russe stanno combattendo fianco a fianco alle forze siriane. E 'anche la prima volta che una potenza mondiale come la Russia è disposta ad andare in battaglia con un gruppo terroristico riconosciuto come Hezbollah. Le nostre fonti sottolineano che l'attacco congiunto era completamente in contrasto con il tono ed il contenuto della discussione avuta tra Putin e Netanyahu in occasione dell’ultimo vertice”.
Le forze governative hanno intensificato attacchi aerei e terrestri contro lo Stato islamico anche nella zona di Raqqa, capitale del gruppo jihadista in Siria. Anche in questo attacco è stato utilizzato l’arsenale russo.
Commentano dal Ministero della difesa russo. “Abbiamo numerosi esperti sul terreno”. Mosca, però, preferisce non commentare la portata della reale presenza militare in Siria.
(foto: MoD Fed. russa / SANA)