Samper ha spiegato, in questa sede, che questo processo constaterebbe di tre fasi: quella del “cessate il fuoco”, il disarmo e la smobilitazione e reintegrazione dei combattenti. Si tratta di un processo che sarà elaborato da consulenti tecnici - militari convocati dal Consiglio di difesa sudamericano di UNASUR.
La richiesta di elaborare questo processo è stata fatta dal presidente pro tempore dell'Unione, presieduta dall’ Uruguay, che ha nominato l'ex ministro uruguayano José Bayardi, come delegato.
La lunga esperienza delle Nazioni Unite nella costruzione della pace nelle Americhe è una garanzia che questo processo, forse uno dei più importanti degli ultimi anni, possa giungere a buon fine. "Non vi è alcuna operazione di missione di pace da utilizzare come modello, si tratta di un processo di apprendimento che ogni paese deve vivere in modo diverso", ha concluso Samper.
In questo contesto, il Segretario generale dell’ UNASUR, a New York, ha proposto la formazione di una scuola di mediatori di pace che facilitino la risoluzione dei conflitti armati e di unire gli sforzi per rafforzare la pace.
Prima della riunione con Ban Ki-moon, Samper ha tenuto diverse audizioni con i funzionari di UNASUR. Tra di loro Zarihoun Taye-Brook, Assistente del Segretario Generale per gli affari politici, con i quali ha discusso importanti questioni regionali come la pace in Colombia, la democrazia in Venezuela, i rapporti tra il Venezuela e la Guyana, e diffuso il conflitto delle isole Falkland.
Durante il suo soggiorno a New York, il sopracitato ha incontrato Helen Clark, amministratore del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite, con Susana Malcorra, Capo di Stato Maggiore del Segretario Generale Ban Ki-moon con Hervé Ladsous, sottosegretario generale e capo Operazioni Dipartimento di mantenimento della pace delle Nazioni Unite, Lenni Montiel, assistente del Segretario Generale per lo Sviluppo Economico, Dipartimento per gli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite e con Yannick Glemarec, con il quale ha discusso un possibile progetto pilota in UNASUR che contestualizzerebbe la questione del “WOMEN EMPOWERMENT”.
Maria Grazia Labellarte
Fonte/foto: UNASUR
(leggi anche La Colombia e il processo di pace nel paese del 5 febbraio 2015)
