Le ricerche, proseguite per tutta la notte grazie all'utilizzo di elicotteri equipaggiati con speciali visori notturni, sono condotte in stretto coordinamento con prefetture ed autorità locali.
Dalle prime ore dell’alba si è aggiunto nelle ricerche anche un velivolo a pilotaggio remoto Predator decollato dalla base aerea di Amendola (Foggia), che è in volo sull’area dell’incidente per supportare l’attività di ricognizione dall'alto.
Pronte a riprendere anche le ricerche sul terreno sotto il coordinamento della prefettura e della locale protezione civile, attività che si ritiene potrà partire a breve non appena ultimato lo spegnimento degli ultimi focolai di incendio da parte dei vigili del fuoco nella zona boschiva dove è avvenuto l’impatto.
A bordo dei due caccia: sul primo velivolo, il capitano pilota Alessandro Dotto e il capitano navigatore Giuseppe Palminteri; sul secondo velivolo, il capitano pilota Mariangela Valentini e il capitano navigatore Paolo Piero Franzese.
L’impatto dei velivoli è avvenuto in una zona boschiva e non ha coinvolto persone a terra. La zona è stata prontamente circoscritta dalle forze dell’ordine per consentire lo spegnimento dell’incendio sviluppatosi sul posto.
Già nel pomeriggio di ieri l’aeronautica militare ha inviato sul luogo dell’incidente un team di esperti della Sicurezza del Volo per i primi rilievi, dando di fatto il via all'inchiesta attraverso la quale una Commissione tecnica della Forza Armata dovrà fare luce sulle dinamiche dell'incidente.
Nella giornata di oggi, mercoledì 20 agosto, il capo di stato maggiore dell'aeronautica militare, generale di squadra aerea Pasquale Preziosa, si recherà sul luogo dell'accaduto.
I due Tornado erano decollati dalla base stanziale del 6° Stormo di Ghedi, in provincia di Brescia, per una missione addestrativa pianificata ed approvata secondo le regole del volo, propedeutica ad un’esercitazione NATO in programma nel prossimo autunno.
Fonte: Ufficio Pubblica Informazione - SMA - Roma