Sette gli interventi, nelle due ultime settimane, per i caccia Eurofighter Typhoon dell’Aeronautica Militare, di base a Šiauliai in Lituania, intervenuti per identificare velivoli che stavano attraversando lo spazio aereo lituano senza osservare le previste procedure di identificazione.
Un periodo di attività intensa per la Task Force Air – 36th Wing che sta assicurando, dal 1° agosto scorso, le operazioni di difesa dello spazio aereo sui cieli delle Repubbliche baltiche sotto il controllo della NATO, compito che terminerà nel mese di marzo 2025.
L’attivazione dei velivoli della cellula di “Quick Reaction Alert – Intercept” è avvenuta, nell’ambito della Baltic Air Policing, con un ordine di decollo immediato – Alpha Scramble – proveniente dal CAOC (combined air operations centre) NATO di Uedem (Germania).
Le procedure per un Alpha Scramble prevedono che gli Eurofighter si avvicinino all’aereo intercettato dal settore di coda. A quel punto, l’aeroplano leader si posiziona sul lato sinistro, in posizione più avanzata e sopraelevata rispetto all’aereo intercettato. In quel momento avviene la fase di identificazione che i piloti intercettori devono condurre in conformità alle regole internazionali in vigore.
La frequenza delle attivazioni di ordini di decollo immediato nel recente periodo rispecchia la delicata situazione geopolitica nella regione baltica. In questo contesto, la Task Force Air – 36th Wing opera grazie a piloti, manutentori, specialisti, personale tecnico, logistico e amministrativo, assicurando ogni giorno l’integrità dello spazio aereo sui cieli lituani. Il loro compito è assolto con competenza ed esercita un’efficace azione di difesa e deterrenza. Nel contempo previene la possibilità di escalation, mantenendo sempre una postura professionale anche di fronte alle eventuali provocazioni.
La Task Force Air – 36th Wing ha prodotto finora circa 700 ore di volo in più di 300 sortite e un totale di 27 ordini di decollo immediato.
Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il comando e controllo del comando operativo di vertice interforze (COVI), che è l’alto comando della Difesa deputato alla pianificazione, coordinamento e direzione delle esercitazioni e operazioni interforze in ambito nazionale e internazionale.
NATO Air policing
La salvaguardia dell’integrità dello spazio aereo è un compito permanente in tempo di pace che contribuisce alla difesa collettiva della NATO.
È un chiaro segno di coesione, responsabilità condivisa e solidarietà per tutti i Paesi alleati. Inoltre, la NATO Air Policing fornisce supporto anche agli aerei civili in pericolo, ad esempio quando hanno perso la comunicazione con il controllo del traffico aereo. La NATO Air Policing fa parte del più ampio dispositivo di difesa e deterrenza della NATO chiamato Air Shielding gestita dall’air command (AIRCOM) di Ramstein in Germania.
La Baltic Air Policing, in particolare, è una missione NATO in vigore da aprile 2004; ad oggi 17 alleati vi hanno partecipato a salvaguardia dello spazio aereo delle Repubbliche Baltiche: Estonia, Lettonia e Lituania. È una missione con lo scopo di dimostrare la determinazione collettiva degli alleati nel mantenere una postura di natura difensiva, solida e compatta, a deterrenza di potenziali minacce alla sicurezza dell’area regionale di competenza.
L’Italia partecipa alle missioni di Air Policing della NATO a difesa dei confini dell’Alleanza sui cieli baltici, islandesi, rumeni, bulgari, polacchi, albanesi e montenegrini.
La Task Force Air a Siauliai
La Task Force Air a Siauliai in Lituania è equipaggiata di velivoli Eurofighter Typhoon (F-2000) provenienti dal 36° stormo di Gioia del Colle, 4° stormo di Grosseto, 37° stormo di Trapani e 51° stormo d’Istrana; gli stormi dell’Aeronautica Militare deputati alla sicurezza dello spazio aereo italiano oltre al velivolo SPYDR in forza al 14° stormo di Pratica di Mare.