Nel periodo compreso fra il 30 settembre e l’11 ottobre 2024, ha avuto luogo presso le basi aeree di Araxos e Andravida, sede rispettivamente del 116° e 117° combat wing dell’Hellenic Air Force l’evento esercitativo denominato “Ramstein Flag 2024” (RAFL24). La RAFL24 è stata organizzata dall’Allied air command della NATO, con sede presso la base aerea di Ramstein in Germania. Si è trattato del principale evento addestrativo che ha visto fornire ai Paesi membri un sofisticato addestramento “live-fly” a livello tattico multi-dominio, oltre 1100 sortite in scenari realistici, in un ambiente operativo complesso e conteso.
L’Aeronautica Militare ha reso disponibile per le attività livex un rilevante impiego di militari e mezzi, fra cui: velivoli omniruolo di 5a Generazione F-35 “Lightning II”, capaci di utilizzare una tecnologia in grado di ricevere e fondere in tempo reale le informazioni e comunicazioni provenienti da fonti diverse, contribuendo a creare una consapevolezza dello scenario operativo, attendibile, completo e fruibile, anche per gli altri assetti presenti nell’area di operazioni e ai centri di comando; un velivolo a pilotaggio remoto (APR) MQ-9A “Predator”, in grado di rilevare la presenza di minacce e sorvegliare le aree di operazioni distribuendo, le informazioni utili a comprendere nel dettaglio l’ambiente d’interesse; un velivolo E.550 CAEW (Conformal Airborne Early Warning) con funzioni di sorveglianza aerea, comando, controllo e comunicazioni, strumentale alla supremazia aerea e al supporto alle forze di terra; un velivolo da rifornimento in volo KC-767A e velivoli turboelica quadrimotori da trasporto C-130J, che hanno operato dalle rispettive basi madre. Un’aliquota di personale di circa 90 uomini e donne, fra piloti, personale tecnico e logistico, ha supportato l’attività operativa dei 4 caccia Eurofighter “Typhoon” in grado di offrire capacità operative di ampio respiro e un’efficacia impareggiabile nel settore della Difesa Aerea, rischierati per l’occasione in terra ellenica, provenienti da tutti gli Stormi “caccia” dell’Aeronautica Militare.
Lo scenario esercitativo ha consentito ai militari e agli assetti dei 12 Paesi partecipanti di accrescere e di affinare importanti capacità addestrative, quali la conduzione di operazioni aeree in ambiente con importante minaccia aerea e terrestre e di esercitare tattiche/tecniche e procedure (TTP) realistiche di contrasto alle attività di accesso/interdizione di area (C-A2/AD) e di difesa aerea e missilistica integrata – Integrated Air and Missile Defence (NATO IAMD). La “Ramstein Flag 24” ha integrato le attività di centinaia aerei da caccia, aerei da supporto, assetti terrestri, marittimi, spazio e cyber sotto il comando e controllo della NATO, con l’obiettivo principale di rafforzare la cooperazione, l’interoperabilità e l’integrazione dimostrando la risolutezza, l’impegno e la capacità della NATO nello scoraggiare potenziali avversari e difendere l’Alleanza attraverso operazioni multi-dominio. A termine esercitazione, il comandante del rischieramento, maggiore Alfredo P., ha evidenziato l’efficacia addestrativa nell’operare in scenari realistici e mutevoli, al fine di consolidare le capacità d’impiego dei sistemi d’arma in dotazione e attraverso la pianificazione ed il combattimento combinato con un elevato numero di aerei, le capacità di operare congiuntamente in un contesto interforze e multinazionale.
Il comandante della squadra aerea – 1a regione aerea, generale di squadra aerea Alberto Biavati, al termine esercitazione ha incontrato il personale militare rischierato in terra ellenica e ha manifestato loro il proprio apprezzamento per gli eccellenti risultati addestrativi raggiunti, per l’assoluta dedizione e il costante impegno evidenziato anche in questa occasione, in una vetrina multinazionale che vede la Forza Armata sempre più protagonista nell’Alleanza Atlantica. Il gen. Biavati ha voluto anche ricordare come le esercitazioni di questo tipo sono molto importanti per valorizzare e migliorare il livello addestrativo degli equipaggi di volo e di tutto il personale. Infine, ha sottolineato come la risorsa più preziosa rimane sempre la professionalità del personale, elemento chiave di qualsiasi organizzazione, militare e non, per operare con competenza in ogni contesto operativo complesso e dinamico.
Si è trattato di un impegno importante che ha visto coinvolto lo stato maggiore del comando della squadra aerea – 1a regione aerea nella definizione degli indirizzi addestrativi ed esercitativi finalizzati al raggiungimento degli standard richiesti per l’approntamento dei reparti coinvolti, nonché non consolidare i rapporti con la Forza Aerea greca e dei Paesi partecipanti. Il comando delle Forze da Combattimento, che ha fornito un force offering, con la partecipazione della compagine F-35 (che ha operato dai rispettivi reparti), degli assetti F2000 (che si sono rischierati in Grecia), nonché del velivolo MQ-9 (che ha operato da homebase). Il comando operazioni aerospaziali che ha curato l’organizzazione operativa e addestrativa dell’evento. Sempre importante il contributo del comando delle forze di mobilità e supporto, che ha contribuito con una variegata componente aerea che ha coperto molteplici ruoli tra cui la capacità di moltiplicatore delle forze aeree coperto dal velivolo KC-767A nel ruolo di Tanker, il velivolo E-550A CAEW e il velivolo C-130J nel ruolo di trasporto tattico. L’esercitazione ha coinvolto anche il reparto sistemi informativi automatizzati e la 4a brigata telecomunicazioni e sistemi D.A./A.V., reparti della 3a divisione del comando logistico A.M., che hanno fornito il necessario supporto CIS all’operazione, attraverso la realizzazione di un collegamento reach-back con l’Italia e assicurando i servizi Aeronet, telefonici e SILEF per le operazioni.