La costruzione del ponte è stata fortemente voluta dal generale Figliuolo, per permettere alle pattuglie di KFOR che proteggono il monastero di attraversare il fiume che lo costeggia in sicurezza, riducendo i tempi di intervento. Il monastero ortodosso di Visoki Dečani, infatti, è l’unico luogo del Kosovo in cui KFOR è ancora il primo responsabile della sicurezza. Il ponte ha una lunghezza complessiva di 24 metri e la sua apertura agevolerà la fruizione e lo sviluppo economico dell’area naturalistica attigua al monastero.
Nel discorso di inaugurazione il generale Figliuolo ha ribadito come “la costruzione del ponte testimoni lo stretto rapporto che lega l’Italia e l’Esercito Italiano al monastero di Deçan/Dečani ma anche il ruolo di KFOR nella normalizzazione dei rapporti tra la comunità religiosa serba e la cittadinanza di Deçan/Dečani, in maggioranza di etnia Albanese”.
A margine della cerimonia, incontrando i giornalisti, il comandante di KFOR ha ricordato come “la normalizzazione dei rapporti e lo sviluppo economico sociale sono fondamentali fattori di stabilità e possono contribuire a prevenire la nascita di ogni tipo di estremismo”.
Alla cerimonia di inaugurazione, oltre al comandante di KFOR e all’ambasciatore hanno partecipato Farid Zarif capo della missione ONU in Kosovo che ha finanziato alcuni lavori accessori, Haki Demolli ministro delle Kosovo Security Forces, che hanno costruito il ponte sotto la guida di un team specializzato del 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma, i rappresentanti dalla municipalità di Deçan/Dečani e del monastero.
In mattinata il generale Figliuolo ha presieduto una toccante cerimonia in memoria del maggiore MAVM Stefano Rugge, caduto l’8 maggio 2002 per l’esplosione di una mina durante l’operazione Amber Fox in FYROM. Al maggiore Rugge è stata intitolata una fontana in pietra appena costruita a Casa Italia.
Fonte: KFOR PAO Chief - ten.col. Andrea Martellotti