Fra le tante autorità presenti, anche l’ambasciatore d’Italia, S.E. Luciano Pezzotti, l’ambasciatore di Francia, S.E. Jean-Michela Marlaud, l’ambasciatore del Regno Unito, S.E. Martin Longden, l’ambasciatrice della Repubblica Ceca, S.E. Marketa Hajkova, il rappresentante della CSDP (politica di Sicurezza e difesa Comune Europea), dottor Corrado Pampaloni, del capo missione EUPOL sig.na Pia Stjernvall, del governatore di Herat sig. Mohammad Asif Rahimi, del comandante di TAAC West, gen. Michele Risi, del console generale degli Stati Uniti d’America, mr. Martin Williams, e di numerosi generali e magistrati afghani.
Il field office di EUPOL, retto nel corso degli anni quasi sempre da un ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, ha operato dal 2007 con un team di esperti civili nel campo del rule of law, del gender e human rights, Procuratori militari ed rappresentanti di polizia per un totale di 25 unità di numerose nazioni della comunità europea. Nell’ambito dell’Ufficio si sono alternati anche svariati marescialli dell’Arma dei Carabinieri dalla consolidata esperienza internazionale che hanno svolto l’importante attività di training, mentoring e strategic advising dei più alti funzionari della Polizia di Herat (in particolare del “PcoP” - Provincial chief of Police - comandante della Polizia di Herat, del Criminal Investigation department, di numerosi colonnelli responsabili dei settori gender e human rights e della community policing).
Il field office di Herat ha altresì svolto attività di advising anche nei confronti dell’apparato giudiziario di Herat (in particolare del procuratore capo, di giudici di vari grado, civili e militari, nonché dei vari pubblici ministeri della procura di Herat) consentendo di migliorare la cooperazione tra polizia e magistratura.
Il capo missione Pia Stjernvall, nel ringraziare i componenti del field office di Herat per i risultati conseguiti particolarmente nella community policing, ha affermato che il field office di Herat si è contraddistinto per aver “svolto un ruolo essenziale nel costruire la cooperazione tra polizia, pubblici ministeri, avvocati e la municipalità nel suo insieme, incrementando le policies del Governo afghano nell’area di Herat”, concludendo che “il modello impostato dai Carabinieri in Herat verrà preso ad esempio per la ristrutturazione anche di tutte le altre province afghane”.
Fonte: EUPOL Afghanistan - ten. col. Massimo Pani