Nell’area addestrativa di Novo Selo in Bulgaria, si è conclusa l’esercitazione denominata Celeritate, che ha avuto come finalità quella di certificare il raggiungimento della completa interoperabilità fra le unità che costituiscono il MNBG-Bulgaria impiegato nell’ambito dell’iniziativa della NATO, denominata enhanced Vigilance Activity (eVA), tesa ad incrementare la presenza dell’Alleanza Atlantica nel fianco Est.
L’esercitazione che ha avuto come scenario l’intervento delle unità del MNBG-BG, inizialmente per rallentare con gradualità e infine per arrestare la progressione in avanti delle unità contrapposte, ha permesso ai militari sul terreno e i loro comandanti di utilizzare le previste procedure NATO e verificare la loro abilità ad operare in un ambiente multinazionale.
“L’esercitazione Celeritate può essere considerata un esempio pratico per testimoniare l’impegno e la determinazione dei militari della NATO nell’impiego coordinato di unità di fanteria, supportate dall’intervento dell’artiglieria, della cavalleria e del genio”, ha dichiarato il colonnello Andrea Fraticelli, comandante del MNBG che ha poi aggiunto: “tutto ha funzionato perfettamente, l'interoperabilità fra i reparti che rappresenta una combinazione di esperienze militari e aspetti umani, è stata pienamente raggiunta.”
Nell’attività addestrativa sono stati impiegati circa 450 militari e 105 veicoli tattici appartenenti delle sei nazioni, Albania, Bulgaria, Grecia, Italia, Montenegro, Nord Macedonia, che insieme alla componente degli Stati Uniti (non esercitata in questa circostanza) costituiscono il MNBG dislocato in Bulgaria che dall’ottobre 2022 è a guida italiana.
L’enhanced Vigilance Activity è una misura di natura difensiva che dimostra la chiara volontà e capacità della NATO e dei suoi alleati di agire in maniera unitaria. Attraverso il rafforzamento del principio di deterrenza dell’Alleanza, essa costituisce uno sforzo concreto per preservare la pace.
Le operazioni condotte dalle Forze Armate italiane sul fianco est della NATO, disposte dal capo di stato maggiore della Difesa, sono sotto il coordinamento e la direzione del comando operativo di vertice interforze (COVI).