Cerimonia di avvicendamento a bordo dei pattugliatori costieri ambito MFO

(di Marina Militare)
04/09/23

​Il 3 settembre scorso, presso la sede del decimo gruppo navale costiero, nel porto di Sharm El-Sheikh, nella suggestiva cornice della costa meridionale della penisola del Sinai, in Egitto, si è svolta la cerimonia di avvicendamento dei comandanti dei quattro pattugliatori costieri della terza divisione navale della Marina Militare, impegnati nell'ambito della missione di pace Multinational Force & Observers (MFO).

Alla presenza del capo di stato maggiore della terza divisione, capitano di vascello Salvatore Damiano e del comandante del decimo gruppo navale costiero, capitano di fregata Carlo Saverio D'Apote, i tenenti di vascello Danilo Dallocchio, Marco Pilade, Ambra Francolini e Francesco Mezzani hanno passato ufficialmente il testimone del comando delle rispettive unità - Nave Esploratore, Nave Sentinella, Nave Vedetta e Nave Staffetta - ai tenenti di vascello Antonio Bruno, Domenico Mileti, Carlo Conte e Vincenzo Mazzella.

Al termine della rassegna da parte delle autorità militari dell'intero contingente della Marina Militare schierato a terra, nel piazzale antistante l'ormeggio delle navi, la cerimonia è continuata a bordo di ciascuna delle quattro unità battezzate “Navi del Deserto", dove i nuovi comandanti sono stati formalmente riconosciuti dai rispettivi equipaggi. Si tratta di un evento storico: per la prima volta in 25 anni, tutte e quattro le unità della classe Esploratore sono state dislocate contemporaneamente in teatro operativo, a testimonianza sia del continuo e crescente impegno che sin dal 1982 la Marina Militare e quindi l'Italia assicura in questo territorio.

La cerimonia di ammaina bandiera, la lettura della preghiera del marinaio e l'inno nazionale cantato dagli equipaggi delle unità e dal personale del contingente nazionale, schierati fronte alla bandiera, ha conferito appropriata solennità all'evento.

A seguire, il capitano di vascello Salvatore Damiano ha colto l'occasione per esprimere, a nome dell'intera squadra navale, l'apprezzamento per il contributo e l'impegno profuso dal contingente italiano, unica componente navale dell'M.F.O., e ha sottolineato con enfasi il ruolo cruciale che queste unità svolgono nel preservare la libertà di navigazione e transito lungo lo Stretto di Tiran e nel Golfo di Aqaba, in linea con quanto previsto dal trattato di pace di Camp David del 1979 tra Egitto e Israele. Ai nuovi comandanti il delicato compito di continuare a perseguire gli obiettivi della missione nell' "Osservare", "Verificare" e "Riportare" (OVR) possibili violazioni al Trattato di Pace e supportare le autorità locali a tutela dell'ambiente marino.