Coordinati dal personale del tactical operational center della costal patrol unit (CPU), il personale del contingente italiano del decimo gruppo navale costiero, schierato in Sinai e Mar Rosso nell’ambito della Multinational Force and Observers (MFO), è stato impegnato nei giorni scorsi in una esercitazione complessa finalizzata a testare le procedure di counter-improvised explosives devices (C-IED) e antincendio all’interno dell’area portuale di Sharm el Sheikh.
L’esercitazione, di connotazione interforze e multinazionale, ha coinvolto il personale della force protection e i palombari italiani, unitamente al team Explosive Ordenance Disposal dell’Esercito degli Stati Uniti d’America e assetto cinofili (K9) americani della Task Force “Sinai” di stanza a South Camp.
Lo scenario esercitativo consisteva nella ricerca, ritrovamento e disinnesco di un ordigno a bordo di un natante, il pattugliatore costiero “Sentinella”, in sosta manutentiva presso la banchina della CPU.
Alla segnalazione della presenza dell’ordigno, il tactical operations center della MFO ha quindi avviato le procedure previste in casi del genere. Una volta completata la fase di ricerca e scoperta dell’ordigno esplosivo da parte della squadra pronto impiego di bordo, i palombari hanno proceduto alla sua identificazione, per poi mettere in sicurezza l’area della CPU e attendere l’arrivo sul posto del team C-IED statunitense e dell’assetto K9, che ha impiegato a bordo del natante un military working dog (MWD), ovvero un cane specificamente addestrato per supportare i militari in diversi tipi di attività, compresa la ricerca di sostanze esplosive.
L’ordigno, una volta rimosso, è stato successivamente disinnescato in banchina.
L'esercitazione ha permesso di testare le capacità C-IED della componente marittima della MFO, impiegando contemporaneamente assetti specialistici di Forze Armate appartenenti a diversi Paesi e capaci di operare sia a terra sia a bordo di unità navali.
La costal patrol unit, al comando del capitano di fregata Carlo Saverio D’Apote, rappresenta la componente marittima della missione multinazionale MFO operante nel teatro operativo del Sinai da oltre 40 anni.