Dal 26 ottobre al 13 novembre presso il poligono del Monte Bivera si è svolta l’attività esercitativa a fuoco “Winter Breeze”, organizzata dal Comando Distaccamento della brigata alpina “Julia” di Udine. Si è trattato di un campo d’amalgama delle unità in approntamento e, contestualmente, è stata effettuata un’esercitazione a fuoco di complesso pluriarma “combined arms” per verificare il livello di addestramento raggiunto dal personale delle truppe alpine.
Le molteplici attività, organizzate nel pieno rispetto delle misure per la prevenzione e la trasmissione del contagio da Covid-19 e svolte con assoluta attenzione per l’ambiente, hanno permesso di perfezionare e di testare il livello addestrativo del personale valutato.
La peculiarità dell’area del poligono del “Bivera”, in prossimità del confine tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, a cavallo tra le province di Udine e Belluno, ha reso possibile l’organizzazione anche di una scuola tiri con i mortai da 120 mm a favore degli ufficiali frequentatori del Corso Tecnico Applicativo (CTA) presso il Centro Addestramento Alpini di Aosta.
Hanno preso parte all’esercitazione gli alpini del 7° reggimento di Belluno, gli artiglieri del 3° reggimento artiglieria terrestre (da montagna) di Remanzacco (Ud), oltre al personale del 5° reggimento alpini di Vipiteno (BZ), del reparto comando e supporti tattici “Julia” di Udine, del 2° reggimento genio guastatori di Trento e del reggimento logistico “Julia” di Merano (BZ). Presente anche 1 assetto IMINT composto da una squadra dotata di un sistema APRM RAVEN C/DDL ed una squadra dotata di radar WLS ARTHUR.
In particolare, il 7° reggimento alpini in questa esercitazione ha concluso l’iter addestrativo previsto per il proprio personale che da dicembre prossimo costituirà il main body del contingente nazionale che verrà impiegato in Lettonia nell’ambito dell’operazione Baltic Guardian.
Il 3° reggimento ha potuto far fruttare in modo massimale la tradizionale “scuola tiri di artiglieria” andando “a fuoco” ma anche come momento per testare il futuro dell’arma. L’attività è stata una vera e propria “Prima Sperimentazione Informativa Operativa” (SIO) alpina per l’evoluzione e lo sviluppo di più efficaci capacità nel condurre la ricognizione, il dispiegamento, lo schieramento e l’ingaggio degli obiettivi simulati. È anche avvenuta la sperimentazione del veicolo cingolato per il movimento su terreni innevati (e con capacità anfibie) BV 206, allestito e digitalizzato in versione posto comando di gruppo e di batteria e, per la prima volta, anche per gli osservatori del tiro.