Ieri, presso l’Aeroporto Militare di Ämari, ha avuto luogo la cerimonia di Hand Over Take Over (HOTO – passaggio di consegne) tra il contingente italiano e quello belga, che ha sancito la conclusione dell’operazione Baltic Eagle II, preposta ad assicurare la salvaguardia dei cieli delle tre Repubbliche Baltiche, Estonia, Lettonia e Lituania, nell’ambito della Missione NATO enhanced Air Policing.
La cerimonia si è svolta in forma ridotta al fine di assicurare il rigoroso rispetto delle misure di contenimento del contagio da Covid-19.
Tra le autorità presenti: per l’Italia, l’ambasciatore italiano in Estonia, Daniele Rampazzo e l’addetto militare competente per territorio, colonnello Raffaele Vladimir Forgione, per la NATO, il comandante del Combined Air Operations Centre di Uedem (Germania), maj. gen. Harold Van Pee, mentre per l’Estonia hanno partecipato il segretario permanente del Ministro della Difesa, Mr Kusti Salm ed il comandante delle forze armate, lt. gen. Martin Herem.
La Task Force Air (TFA) Baltic Eagle II si è rischierata in Estonia dal mese di maggio ed ha assicurato il servizio di Quick Reaction Alert (QRA) inizialmente con i velivoli F35A del 32° Stormo di Amendola - primo impiego del caccia di quinta generazione in una missione di Air Policing nella regione baltica - e, dal 15 settembre, con i velivoli Eurofighter Typhoon, con i relativi equipaggi di volo provenienti dai quattro Stormi che assicurano la difesa dello spazio aereo italiano, ossia il 4°(Grosseto), il 36° (Gioia del Colle), il 37° (Trapani) ed il 51° (Istrana).
Per assicurare il funzionamento autonomo della Task Force, a Lead 36° stormo, gli equipaggi di volo sono stati affiancati da personale tecnico, addetto alla linea di volo e all’efficienza dei velivoli, e da personale con compiti logistici ed amministrativi proveniente dai diversi reparti dell’Aeronautica Militare.
La necessaria cornice di sicurezza è stata assicurata dai “Fucilieri dell’Aria” del 9° stormo di Grazzanise e del 16° stormo di Martina Franca.
Le attività di volo sono state coadiuvate, da terra, dal personale italiano distaccato presso il Control Reporting Centre (CRC) estone, proveniente dal Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico e dal 22° Gruppo DAMI di Licola.
Nel corso dei sette mesi di rischieramento, la Task Force Air ha efficacemente assicurato, senza soluzione di continuità, la sicurezza dello spazio aereo della regione baltica, effettuando oltre 900 ore di volo complessive e più di trenta interventi reali di intercettazione. Dal 15 settembre, giorno del conseguimento della piena capacità operativa, gli Eurofighter hanno inoltre condotto numerose missioni congiunte con gli assetti alleati, sia aerei che terrestri, totalizzando più di 350 ore di volo, a tutto vantaggio del bagaglio tecnico professionale del personale impegnato nella missione.
La considerevole attività di volo è stata possibile grazie all’elevatissime capacità del personale preposto all’efficienza aeromobili ed all’efficacia di tutta la catena logistico-manutentiva dell’Aeronautica Militare, che ha permesso di assicurare un elevatissimo rateo di efficienza dei velivoli.
L’intensa attività operativa e addestrativa espressa dalla TFA ha dimostrato, ancora una volta, l’affidabilità del sistema d’arma Eurofighter e la capacità dell’Arma Azzurra di operare efficacemente in operazioni sostenute e per periodi prolungati, anche lontano dai propri confini nazionali. Fondamentale, per il successo dell’operazione, il prezioso contributo logistico fornito dai diversi reparti della Difesa e dell’Aeronautica Militare che hanno costantemente assicurato il regolare flusso di trasporto di personale e materiale.
L’impegno internazionale dell’Arma Azzurra a difesa dei cieli dell’Alleanza Atlantica proseguirà con l’operazione Black Storm, in Romania, sempre a Lead 36° stormo, con velivoli Eurofighter.