In occasione della visita a Gibuti, l'ammiraglio Binelli Mantelli ha salutato i militari di tutte le forze armate e dell'arma dei carabinieri, che ormai da tempo operano nell'area, avvalendosi del supporto logistico garantito dalla base militare interforze.
Il contingente nazionale schierato a Gibuti comprende al momento personale dell'esercito, principalmente costituito da genieri impegnati nei lavori infrastrutturali della base, della marina militare, prevalentemente composto dai Nuclei Militari di Protezione (NMP), dell'aeronautica militare inquadrati nella Task Force Air, orientata a fornire supporto alla missione dell'Unione Europea "Atalanta" con assetti UAV e dei carabinieri che, con una training unit di 30 unità, conducono attività addestrative a favore delle forze di polizia somale.
Il capo di SMD ha elogiato tutti i militari per i significativi sforzi finora compiuti e gli eccellenti risultati conseguiti, in particolare nel campo della cooperazione. Nel sottolineare l'alta valenza operativa della base, grazie alla quale è possibile supportare tutte le attività operative e di cooperazione nei vari paesi del Corno d'Africa, (anti pirateria con unità navali, UAV e NMP, EUTM Somalia, ecc.), l'ammiraglio Binelli Mantelli ha prospettato la possibilità di consolidare l'impiego attuale e di esplorare nuove e più strutturate forme di cooperazione e di assistenza nei confronti di Gibuti.
Proprio il tema della cooperazione è stato al centro dei colloqui che il capo di SMD ha avuto con il suo omologo, general Cheikh Ibrahim Zakaria ed il ministro della difesa di Gibuti, Hassan Darar Houffaneh, accompagnato dall’ambasciatore italiano ad Addis Abeba, Giuseppe Mistretta, che nel riconoscere apertamente la valenza dell'impegno italiano e delle numerose iniziative intraprese hanno sottolineato l'eccellente livello delle relazioni bilaterali, soprattutto nell’addestramento, evidenziando la necessità che vengano avviate nuove forme di collaborazione nel campo del capacity building allo scopo di contribuire alla crescita organizzativa e professionale delle proprie forze armate, essenziali per la sicurezza dell’area.
Quanto alla Somalia, il capo di SMD si è recato a Mogadiscio, dove ha visitato lo European Union Training Mission Somalia (EUTM Somalia), il cui comando è affidato dallo scorso febbraio ad un ufficiale generale italiano, il gen. b. Massimo Mingiardi.
Accompagnato dall'ambasciatore italiano Fabrizio Marcelli, l'ammiraglio Binelli Mantelli ha poi raggiunto Villa Somalia, dove ha incontrato il primo ministro della repubblica di Somalia, mr. Abdiweli Sheikh Ahmed, lo speaker del parlamento, mr. Osimana Mohamed Jawari, il capo di stato maggiore della difesa, generale Dahir Aden Elmi, ed il direttore della National Intelligence and Security Agency (NISA), Abdurahman Mohamud Turyare.
In tutti gli incontri avuti, le autorità militari, politiche e di governo somale hanno ringraziato per il prezioso supporto e per la continua vicinanza e sottolineato con chiarezza le grandi aspettative riposte nel nostro paese, considerato quale partner di maggiore riferimento sulla scena internazionale verso il quale si guarda allo scopo di ricevere l'aiuto necessario, in primis nel campo della cooperazione militare, per assicurare pace e stabilità nel paese e nella lotta alle attività terroristiche di Al-Shabaab.
L’ammiraglio Binelli Mantelli ha infine incontrato tutto il personale italiano a Mogadiscio, ringraziandolo per la grande professionalità e l’esemplare impegno profuso nel raggiungere gli obiettivi prefissati in una missione delicata e complessa, evidenziando come il loro supporto sia molto apprezzato a livello nazionale ed internazionale e come il ristabilire le condizioni di sicurezza nell’area si riverberi di riflesso nel contrasto al terrorismo ed alle attività illegale in Mediterraneo.
Fonte: SMD