Iraq: personale dell'ITNCC Land conduce la Fideliter Excubat 2022 Exercise

(di Stato Maggiore Difesa)
07/11/22

​L’esercitazione sviluppatasi all’interno di “Camp Singara”, sede del Comando dell’ITNCC L, ha permesso di valutare la reattività di tutti gli assetti schierati e l’efficacia delle procedure di comando e controllo con specifico riferimento alla condivisione delle informazioni e delle comunicazioni. La partecipazione del contingente ungherese ha permesso di verificare, inoltre, le procedure di interoperabilità dei due contingenti e testare la capacità di reazione di fronte a una minaccia che può potenzialmente mettere a repentaglio beni o personale.

Il colonnello Daniele Pisani, comandante del contingente, nel corso dell’after action review ha espresso la sua gratitudine e apprezzamento per la professionalità, la dedizione e l'impegno dimostrati definendo questo momento addestrativo “importante per il mantenimento della capacità operativa e di reazione”, ma comunque propedeutico ad attività similari che coinvolgeranno tutti i contingenti della Coalizione.

La missione italiana in IRAQ, è frutto di un accordo di cooperazione multinazionale ai sensi dell’Art. 51 della Carta dell’ONU, nonché delle Risoluzioni n. 2170 (2014) del 15 agosto 2014 e n. 2178 (2014) del 27 settembre 2014, sulla base della richiesta di soccorso presentata il 20 settembre 2014 dal rappresentante permanente dell’Iraq presso l’ONU al presidente del Consiglio di Sicurezza.

Il contingente italiano schierato ad Erbil assicura il supporto per tutti gli aspetti di carattere logistico-amministrativo, infrastrutturale e sanitario, nonché la corretta esecuzione delle attività di Reception Staging and Onward Movement (RSOM) in favore degli assetti nazionali, agendo come singolo punto focale per il sostegno logistico al dispositivo nazionale. Cura i rapporti ed il coordinamento con le autorità locali, civili e militari nell’ambito della regione autonoma del Kurdistan.

Tutte le attività svolte in teatro operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal comando operativo di vertice interforze (COVI), guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, che è il comando di vertice dell’area operativa interforze ed assolve anche alle funzioni di organismo di staff del capo di stato maggiore della Difesa.