Il generale Figliuolo, che ha assunto il comando della missione KFOR lo scorso 3 settembre, nel corso degli incontri ha confermato l’impegno di KFOR per garantire sicurezza e libertà di movimento nella regione e in particolare a nord dove c’è una maggiore concentrazione della comunità serba.
Questi incontri periodici, basati sul dialogo e sulla cooperazione, rappresentano un importante fattore di successo per la missione NATO KFOR e per il miglioramento delle relazioni tra Pristina e Belgrado.
“KFOR rappresenta una presenza fondamentale che contribuisce in maniera determinante alla sicurezza e al progresso del Kosovo”, ha recentemente ribadito la presidente del Kosovo, Atifete Jahjaga.
La presenza di KFOR si è ridotta gradualmente negli anni, in termini di truppe operanti sul terreno.
La forza presente oggi è di dieci volte inferiore a quella del 1999 mentre la sicurezza percepita è di gran lunga superiore.
Dei 55mila militari schierati all'inizio della missione, infatti, ne sono rimasti ora circa 5500, provenienti da 31 nazioni, che operano al comando del generale Figliuolo.
Fonte: PAO HQ KFOR Film City, magg. Massimiliano Rizzo
(nella foto il gen. Figliuolo con la pres. Jahjaga)