Nei giorni scorsi si è conclusa la “Combat Readiness Evaluation” (CREVAL) per il 1° reggimento bersaglieri, unità di fanteria appartenente alla brigata “Garibaldi”.
Sulla base degli accordi internazionali esistenti in ambito NATO, l’Italia si impegna a mettere a disposizione dell’Alleanza Atlantica forze militari a elevato stato di prontezza, per le quali deve essere mantenuto un notevole standard addestrativo, operativo e logistico.
In tale contesto si inserisce la CREVAL, il processo di valutazione con il quale la NATO, attraverso una serie di verifiche, certifica la prontezza operativa dei comandi e delle unità dei Paesi dell'Alleanza Atlantica.
Il 1° reggimento bersaglieri è l’unità nazionale, inserita nella Very High Readiness Joint Task Force (VJTF) per il 2021, che è stata sottoposta alla validazione da parte di un Team di valutatori nazionale integrato da osservatori NATO provenienti dall’Allied Land Command, che ha la sua sede a Izmir in Turchia.
I valutatori hanno esaminato le capacità operative del reggimento nelle aree di pianificazione delle operazioni, nelle attività di supporto al combattimento e nel comando e controllo, al fine di certificarne il livello di prontezza.
La valutazione si è sviluppata in due fasi distinte: nella prima di queste, svoltasi presso la caserma “Settino” di Cosenza, sono state verificate le consistenze organiche di mezzi e materiali in dotazione all’unità; una seconda fase si è invece svolta nell’area addestrativa di Mucone (CS), dove il reggimento si è schierato nella sua configurazione di unità di fanteria pesante, su veicoli corazzati da combattimento Dardo, conducendo attività esercitative specifiche per testare la capacità di operare in uno scenario “war”.
Al termine delle attività, il 1° reggimento bersaglieri è stato certificato “Combat Ready”.