Si è conclusa domenica per il personale italiano impegnato in Lettonia nell’operazione Baltic Guardian, l’esercitazione denominata “Rampart Shield”, un importante momento addestrativo in vista dell’esercitazione multinazionale “Silver Arrow”, con la quale le unità inserite nel NATO battle group multinazionale, a guida canadese, conseguiranno la Full Operational Capability (FOC).
In particolare, scopo della “Rampart Shield” è stato quello di addestrare il personale alla condotta di attività tattiche difensive attraverso la costruzione di “battle position” e il posizionamento di ostacoli sul terreno.
Fondamentale, è stata la “Pioneer Academy”, ovvero un seminario pratico condotto nei giorni precedenti e gestito da personale della compagnia genio del contingente spagnolo, che ha mostrato alle differenti compagini NATO le procedure tecnico-tattiche da utilizzare nell’ambito dei “lavori sul campo di battaglia” (LCB).
Decisivo è stato il lavoro svolto dalle unità di manovra (Combat) e supporto alla manovra (Combat Support) del contingente italiano, le quali hanno dato conferma dell’elevato livello di addestramento raggiunto, conducendo, inoltre, lo sforzo principale nell’ambito del disegno di manovra definito dal comandante canadese del battle group.
L’esercitazione Rampart Shield si inquadra nell’ambito del modulo addestrativo definito “Rampart Prime”, il cui scopo è il raggiungimento del massimo grado di integrazione tra le forze del NATO enhanced Forward Presence “Latvia”.
Al termine di tale modulo, inizierà la seconda fase addestrativa per il Task Group multinazionale che prevede il completo coinvolgimento delle unità dell’esercito lettone, al fine di rafforzare il livello di coesione e standardizzazione con le truppe della Host Nation.
L’enanched Forward Presence “Latvia” è una misura di natura difensiva, pienamente in linea con l’impegno internazionale della NATO. In tale senso, rappresenta uno sforzo concreto per preservare la pace, costituendo un rafforzamento del principio di deterrenza dell’Alleanza Atlantica.
Tutte le attività operative e addestrative condotte dalle Forze Armate italiane sul fianco-est della NATO sono disposte dal capo di stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e svolte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal comando operativo di vertice interforze (COVI).
Il COVI è l’organo di staff del capo di stato maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.