Il generale Portolano, head of mission e force commander di Unifil, ha preso parte all’evento, insieme a numerose autorità militari e religiose libanesi e alla presenza del ministro della difesa belga, Steven Vandeput.
Il comandante di Unifil, nel suo discorso, ha espresso parole di apprezzamento per la meritoria opera svolta dai caschi blu, ricordando che “dal 2006, quando la Task Force iniziò l’attività di sminamento nel sud del Libano, quasi 2 milioni di metri quadrati di terreno sono stati bonificati e piú di 14.000 manufatti neutralizzati, tra sub munizioni e mine”. ‘’Dal 2009 l’attività dell’Unità si é focalizzata nello sminamento degli itinerari di accesso alla Blue Line per l’installazione dei piloni blu identificativi della Linea di Demarcazione. Da allora sono state disinnescate 365 mine e bonificati quasi 4 chilometri di terreno’’.
“Il grande contributo reso dal contingente alla pace e alla stabilità della zona’’ ha aggiunto il comandante di Unifil, “si è concretizzato anche con l’installazione, dal 2006 al 2009, di un ospedale da campo nella città di Tibnin, che ha prestato cure mediche ad oltre 9.000 pazienti, e con il supporto fornito alla Maritime Task Force, nel 2008 e 2009, nel pattugliamento delle acque antistanti il Libano’’.
Il generale Portolano, infine, ringraziando i peacekeepers per il lavoro svolto per la piena implementazione della Risoluzione 1701, ha voluto ricordare quei soldati che, nell’assolvimento del dovere, hanno sacrificato la propria vita.
Con questa cerimonia si sancisce, di fatto, la riduzione dei Paesi contributori di Unifil da 38 a 36. Infatti, termina anche la missione della rappresentanza militare del Lussemburgo, che ha operato finora integrata nella Task Force belga.
Fonte: Unifil MPIO, Naqoura - magg. Fabrizio Farese