Garantire una capacità di intervento integrata e ancora più rapida per far fronte a situazioni di emergenza, è quanto sarà in grado di assicurare la sala operativa del comando della 5ª brigata delle Forze Armate libanesi (LAF), dislocata a Tiro, nella regione meridionale del Paese
Tutto ciò grazie a un’importante fornitura di moderne attrezzature informatiche e sistemi di videosorveglianza digitale dotati di telecamere IP ad alta risoluzione, donati dai Caschi Blu del contingente italiano di Unifil.
Sarà così possibile dispiegare in modo efficace uomini e mezzi in tutte le 108 municipalità presenti nell’area di responsabilità del settore Ovest a guida italiana di Unifil, la Forza di interposizione della Nazioni Unite schierata nel Libano del Sud.
Uno specifico software applicativo consentirà agli addetti alla sala operativa di ricevere ed elaborare le immagini provenienti dal territorio, affidando i vari interventi alle unità operative attraverso notifiche in tempo reale.
Inoltre, sarà possibile condividere informazioni con le forze di polizia, la protezione civile libanese e il comando Unifil di Sector West, indispensabili non solo per la gestione di emergenze (alluvioni, incendi e frane), eventi o di situazioni potenzialmente critiche, ma anche per il monitoraggio dell’epidemia dei casi di Covid-19, fungendo da supporto alle decisioni operative delle LAF per la soluzione di problematiche connesse con la sicurezza della popolazione.
"Grazie alla nuova sala operativa il comando dell’unità sarà in grado di ottimizzare le risorse a disposizione e coordinare in tempo reale strategie e sinergie d’intervento mirate su tutto il territorio”, ha commentato il generale Andrea Di Stasio, comandante del contingente italiano in Libano, ricordando che “uno dei compiti primari di Unifil, assegnati nel rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, consiste nel supporto delle LAF e trova concreta attuazione proprio in questo progetto, interamente finanziato dal ministero della Difesa italiano”.
A causa del lockdown totale di dodici giorni decretato dal governo libanese, la cerimonia di consegna delle apparecchiature informatiche si è svolta mediante un videocollegamento dalla base di Shama, alla quale, oltre al generale Di Stasio, ha preso parte il comandante della 5ª brigata delle LAF, generale Edgard Lawandos.