Ieri, 20 settembre, Nave Virginio Fasan rientra a La Spezia dopo aver partecipato ad EUNAVFOR Somalia operazione Atalanta nella duplice veste di nave sede di comando della 40ᵃ rotazione e gregaria in supporto diretto della 41ᵃ rotazione.
Ad attenderla al suo arrivo in base navale il capitano di vascello Marco Corsi, capo di stato maggiore del comando della prima divisione navale (COMDINAV UNO), e le note delle marce istituzionali eseguite dalla fanfara di presidio del comando marittimo Nord. Numerosi i familiari dei membri dell’equipaggio, pronti a riabbracciare i propri cari dopo tre mesi di lontananza.
Lo schieramento in area di operazioni è durato 91 giorni, per un totale di 14.242 miglia percorse, in cui le donne e gli uomini dell’equipaggio di Nave Fasan hanno fornito un contributo determinante alle attività svolte dalla Task Force 465 nell’Area di Operazione, oltre a cogliere le preziose sfide addestrative che si sono presentate nel corso della missione e che hanno visto la fregata della Marina Militare condurre 6 attività congiunte con le marine di Gran Bretagna, Stati Uniti, Spagna, Giappone, Corea del Sud, Indonesia e Oman al fine di migliorare procedure ed interoperabilità garantendo la sicurezza marittima.
Durante questi mesi sono state inoltre effettuate operazioni cosiddette di Friendly Approach (FA) e From the Boat Approach (FBA), ovvero l’approccio delle navi della Task Force con la marineria civile locale, in alcuni casi solo via radio, in altri con incontri a bordo, che rappresentano una parte consistente degli sforzi condotti per entrare in contatto con il cluster marittimo locale e per meglio comprendere il modello di vita marittimo in area di Operazioni.
Inoltre, sono state condotte anche 2 esercitazioni complesse di contrasto alla pirateria e Maritime Security a bordo di navi mercantili battenti bandiera italiana. Queste ultime esercitazioni si sono svolte in uno scenario operativo estremamente realistico, simulando un tentativo di abbordaggio nei confronti delle unità mercantili.
La presenza di Nave Fasan ha contribuito alla deterrenza delle attività illegali nelle acque del Bacino Somalo e Golfo di Aden mostrando rapida ed efficace capacità di intervento in situazioni critiche a salvaguardia degli equipaggi delle Marine Mercantili di tutto il mondo.
In questo contesto operativo il Fasan ha inoltre condotto importanti azioni di Naval Diplomacy e Cooperazione Internazionale presso i porti di Djibouti, Salalah, Mascate, Manama e Abu Dhabi alimentando la grande attenzione che il Sistema Paese ripone nei confronti dei partner civili e militari dei paesi citati.