Nei giorni scorsi, il referente delle forze armate libanesi per la realizzazione del progetto “Lebanese Armed Force Martial Arts (LAFMA)”, Maggiore Ramzi Malaeb, esperto nel campo degli sport da combattimento, è stato accolto alla Caserma “Gamerra” di Pisa, sede del Centro Addestramento Paracadutisti (CAPAR) della brigata Folgore e dove vengono formati gli istruttori MCM dell’Esercito Italiano.
L’ufficiale, designato dalle Lebanese Armed Force (LAF), resterà in Italia per un periodo di tre settimane con lo scopo di imparare a pianificare, organizzare e condurre l’addestramento al Metodo di Combattimento Militare, condividendo procedure tattiche e scambiando esperienze formative con gli istruttori italiani.
Questo progetto permetterà in Libano lo sviluppo di una nuova competenza, risultato del sinergico sforzo della Difesa e della Missione Militare Bilaterale Italiana in Libano (MIBIL).
Il Metodo di Combattimento Militare, è una tecnica-metodo di contrasto “uomo a uomo” e a distanza ravvicinata, creato per rispondere alle peculiari esigenze operative delle Forze Armate.
Mutua tecniche e posture da metodi di combattimento militari di altri paesi, arti marziali e sport da combattimento prediligendo l'efficacia a l'estetica.
È un sistema aperto e quindi in continua evoluzione, capace di adattarsi di volta in volta a scenari ed esigenze operative diversi.
È stato creato per colmare il "gap" capacitivo alle cortissime distanze quando non si è più in grado o nelle condizioni di utilizzare armi da fuoco.
Lo scontro porta ad un elevato livello di stress fisico e mentale, i movimenti del MCM sono istintivi e basilari, ne deriva quindi la necessità di un addestramento che deve essere quanto più realistico possibile in modo da far acquisire al combattente individuale gli automatismi necessari per poter sviluppare una risposta alle aggressioni efficace e repentina anche in situazioni critiche.
La realizzazione di questo centro di eccellenza così come il successivo percorso formativo che ne deriverà, si colloca nell’ambito delle consuetudinarie attività addestrative condotte dalla MIBIL a favore della controparte libanese e finalizzate ad un continuo e costante accrescimento delle relative capacità.