Nave Antonio Marceglia, al comando del capitano di fregata Francesco Ruggiero, ha preso parte dal 2 al 9 novembre alla quarta edizione dell’esercitazione annuale Grand African NEMO 2021 (Grand African Navy's Exercise for Maritime Operations), promossa dalla Marine Nationale francese.
L'esercitazione, abbreviata in GANO2021, rappresenta l’evento addestrativo multinazionale più articolato del continente africano che, oltre a coinvolgere le Marine dei Paesi rivieraschi del Golfo di Guinea aderenti all’Architettura di Yaoundé, vede la partecipazione di assetti aeronavali di varie nazioni come Brasile, Francia, Inghilterra, Portogallo e Stati Uniti. La Marina Militare, con la fregata Martinengo, aveva partecipato anche alla precedente edizione.
Il Golfo di Guinea è attraversato dalle linee di comunicazione marittime che collegano l’Africa centrale e il Mediterraneo, di fondamentale importanza geo-strategica per il traffico mercantile e per i vitali interessi energetici del nostro Paese. Tuttavia, è considerata anche una delle zone più pericolose al mondo per la navigazione a causa dei frequenti attacchi di pirateria e delle attività illecite come il contrabbando di armi, il narcotraffico o la pesca illegale, che pregiudicano il libero uso del mare frenando lo sviluppo commerciale del Western Africa.
L’obiettivo dell’esercitazione, in accordo con il concetto europeo della Coordinated Maritime Presence (CMP), è il rafforzamento della cooperazione e dell’interoperabilità tra i centri operativi di coordinamento, le unità navali delle Marine locali e partner impegnate nella sorveglianza dell’area, favorendo lo scambio di informazioni e la condivisione di tattiche e best practices, nell'ottica di migliorare il livello operativo dei partecipanti.
Durante questa intensa settimana, sono stati elaborati 20 scenari con lo scopo di simulare attività di Counter Piracy, Search And Rescue (SAR), operazioni anti-inquinamento ed addestramenti mirati al contrasto del traffico di armi, droga o migranti.
In particolare, Nave Marceglia ha interagito con la Marina ghanese e con lo United Nations Office on Drugs and Crime, simulando di essere un mercantile piratato. L’evento addestrativo ha visto la partecipazione del Maritime Operation Centre ghanese che, ricevuta la segnalazione di pericolo, ha attivato i mezzi d’assalto delle forze speciali, che hanno condotto un’attività di boarding. Successivamente in uno scenario di contrasto al narcotraffico, la fregata italiana è stata abbordata e ispezionata, operazione condotta a beneficio degli osservatori: i Prosecutors ghanesi, magistrati coinvolti in prima linea nel perseguimento penale dei crimini marittimi.
In occasione di una seconda esercitazione, Nave Marceglia si è addestrata con la Marina del Benin, simulando di essere una petroliera sotto attacco e, successivamente, un traghetto coinvolto nel traffico di migranti.
Il 9 novembre, ultimo giorno dell’esercitazione, si è svolto il VIP Day nelle acque antistanti Pointe Noire (Congo), dove le principali unità, tra cui, oltre a Nave Marceglia, la francese FS Germinal, la danese HDMS Esbern Snare, la brasiliana BNS Amazonas, insieme ad un mezzo d’assalto della Marina congolese, hanno prima condotto una parata navale, eseguendo manovre cinematiche di livello avanzato e, a seguire, hanno simulato un’azione di contrasto ad un attacco pirata, dove l’unità danese simulava un mercantile attaccato dai pirati ed i mezzi rapidi congolesi intervenivano a difesa dello stesso.
Al termine dell’esercitazione, Nave Marceglia ha proseguito il pattugliamento all’interno del Golfo di Guinea, dove continua ad essere impegnata nell’operazione Gabinia, a difesa degli interessi nazionali e della sicurezza delle vie marittime.