Con una dimostrazione pratica sulle tecniche studiate si è concluso il 15 gennaio scorso, dopo quattro settimane, il corso di Tecniche di Intervento Operativo a favore dell’unita del GARSI (Groupes d’Action Rapides – Surveillance et Intervention au Sahel) della Gendarmerie e di Ordine Pubblico a favore della Guardia Nazionale Nigerina, condotti da un Mobile Training Team (MTT) dei Carabinieri composto da sette istruttori provenienti da 7° reggimento che ha sede a Laives e dalla seconda brigata mobile con sede a Livorno.
La cerimonia si è svolta alla presenza del comandante del reparto mobile per la GNN e del Garsi per la GN.
I due corsi, cui hanno partecipato in totale 64 militari nigerini, fanno parte di un pacchetto formativo che coinvolge sia la Guardia Nazionale che la Gendarmerie Nigerina, e si incastonano nei programmi di sviluppo capacitivo delle forze di sicurezza e difesa del Paese africano.
Il progetto, avviato più di tre anni fa dalla MISIN, ha il fine di costruire delle Forze di Sicurezza locali (LFS) con elevati standard qualitativi e professionali in grado di creare o migliorare le capacità delle LSF nel contrastare le minacce e i pericoli interni, a sostegno della popolazione e della stabilità interna del Niger.
Infatti, i team italiani MTT, composti oltre che dai carabinieri dai militari dell’Esercito, precisamente dai paracadutisti della brigata Folgore e dalle Forze Speciali del 185 reggimento acquisitori obiettivi, basano la loro attività sulla dottrina della Security Force Assistance (SFA), implementata negli ultimi tempi per dotare alle nazioni richiedenti delle capacità militari che non hanno o che hanno sono parzialmente.
Le attività della MISIN si affiancano a quelle di altri Paesi partner dell’Unione Europea e della NATO che sono in Niger in supporto alle forze dei Paesi appartenenti al G5 Sahel (Niger, Mauritania, Mali, Burkina Faso e Chad) che sono impegnati nel contrasto alla criminalità organizzata locale e ai traffici illegali di esseri umani, nonchè nella lotta al terrorismo.