Il comandante del Reale Esercito dell’Oman, generale di divisione Matar bin Salim bin Rashid Al Balushi, accompagnato dal comandante delle Forze Terrestri del Qatar, generale di divisione Saeed Hesayen Mohammed Al-Khayarin, si è recato stamane nella base di Al Qaqaa, 28 chilometri a sud-ovest di Doha, per una visita al quartier generale che ospita i militari italiani dell’operazione Orice, la missione bilaterale di supporto alle Forze Armate del Qatar per garantire la sicurezza dei Mondiali di calcio, i primi a essere ospitati da un Paese del Medio Oriente, che si disputeranno nell’emirato del Golfo Persico tra il 20 novembre e il 18 dicembre prossimi.
Le autorità militari, con al seguito le rispettive delegazioni, sono state ricevute dal generale di brigata Giuseppe Bossa, comandante del contingente interforze a guida brigata “Sassari” dell’Esercito, che comprende circa 560 militari delle Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri con 46 mezzi terrestri, una nave e due aeromobili.
Al centro dei colloqui, oltre ai compiti e alle finalità della missione, la possibile cooperazione tra le componenti specialistiche delle unità militari italiane e qatariote anche in vista della Watan, l'esercitazione multinazionale interforze e interagenzia di previsto svolgimento tra il 23 e il 29 ottobre nel porto di Doha, che avrebbe il duplice scopo di rafforzare le relazioni tra l’Italia e il Qatar e di perfezionare le capacità d'intervento dell'esercito qatariota, della Civil Defence e degli assetti italiani per la difesa CBRN in vista della FIFA World Cup 2022.
L'incontro è proseguito nel piazzale della base dove è stata allestita una mostra statica di mezzi, materiali ed equipaggiamenti in dotazione al contingente italiano.
In particolare, l’Esercito ha schierato assetti specialistici EOD (Explosive Ordnance Disposal), per la difesa CBRN (Chemical, Biological, Radiological and Nuclear) e unità cinofile. A scopo dimostrativo, sono stati simulati una serie di eventi e di esercizi tecnico-tattici ambientati in differenti scenari urbani fittizi, caratterizzati da situazioni di emergenza e da potenziali rischi derivanti dalla presenza di ordigni esplosivi a ridosso di infrastrutture critiche e luoghi affollati.
La Marina Militare, che contribuirà alla sicurezza delle acque internazionali al largo di Doha con il Pattugliatore Polivalente d’Altura Paolo Thaon di Revel, ha illustrato le potenzialità del "REMUS 100" (Remote Environmental Monitoring UnitS), il veicolo subacqueo a guida autonoma che opererà in prossimità della costa. Grazie alla capacità di scansione dei fondali, il REMUS sarà in grado di identificare la presenza di oggetti pericolosi o di eventuali ordigni presenti sul fondo del mare.
L’Aeronautica Militare, che concorrerà al controllo dello spazio aereo per contrastare l’eventuale impiego non autorizzato di mini e micro droni, ha schierato un Counter-Unmanned Aerial Anti-drone System (C-UAS) costituito da dispositivi jammer portatili e dal sistema anti-drone stanziale ACUS (AMI Counter UAS).
A margine dell'incontro, il comandante del contingente italiano ha evidenziato l'impegno dei carabinieri in attività di polizia militare e advising, presenti con un dispositivo composto da 14 unità, tra cui il provost marshal, figura di diretto supporto del comandante della missione ed in particolare un nucleo di 10 advisor, consulenti delle forze di sicurezza (Gendarmeria, Guardia dell’Emiro, Polizia Militare) e delle Forze Speciali del Qatar.
Alla viva soddisfazione espressa dal comandante del Reale Esercito dell’Oman, che ha ringraziato le Forze Armate italiane per il saldo e durevole rapporto di collaborazione e il senso di amicizia e cooperazione instauratosi negli anni tra l'Italia e l'Oman si è unito il compiacimento del generale Al-Khayarin che ha voluto sottolineare l'eccellente livello di amalgama raggiunto dai militari qatarioti e italiani per l'implementazione del sistema di difesa e sicurezza dell’evento sportivo.