L’allarme scramble è stato lanciato dal Centro di Comando e Controllo delle Operazioni Aeree (CAOC) della NATO con sede ad Uedem in Germania: il velivolo, appartenente alla Federazione Russa, viaggiava al largo delle coste dei Paesi baltici senza un piano di volo o contatto radio con gli enti del traffico.
Gli Eurofighter italiani stanno svolgendo questo servizio sulla Lituania, Estonia e Lettonia, dal 1° gennaio 2015 secondo le turnazioni e le modalità stabilite dalla NATO.
Ad oggi l’Italia è l'unica Nazione della NATO che ha assicurato le attività di Interim Air Policing in tutte e 4 le aree dell'Alleanza che ne hanno fatto richiesta (Slovenia, Albania, Islanda e Repubbliche Baltiche). I piloti italiani dislocati presso la Base di Šiauliai sono stati i primi e per ora gli unici ad ottenere il massimo risultato di efficienza a conclusione di una visita ispettiva volta alla valutazione dell’efficienza delle forze schierate nell’ambito della missione Baltic Air Policing. Si tratta della prima volta, da quando è stata istituita la missione svolta nell'ambito dell'area di responsabilità del Comando Operativo Alleato della NATO (Allied Command Operation – ACO) presso Bruxelles (Belgio).
Fonte: TFA Lituania - cap. Andrea Lanzilli