Gli interventi effettuati nell’Arsenale spezzino che si protrassero fino a giugno, si concentrarono sulle zone di prora e di poppa e consistettero essenzialmente nell’installazione di due hangar a struttura portante a traliccio e pareti mobili in tela impermeabile: ciascun hangar - lungo circa 40 m – era in grado di ospitare quattro idrovolanti messi a mare e recuperati tramite un sistema di paranchi scorrevoli lungo rotaie sporgenti oltre il bordo del ponte di coperta, soluzione più efficace rispetto alla manovra con picchi di carico adottata sull’Elba.
I teloni impermeabili offrivano un certo grado di protezione contro le intemperie e il mare, mentre la manutenzione dei velivoli era assicurata da officine per la riparazione dei motori e delle strutture; al di sotto degli hangar erano posizionati depositi di carburante e magazzini per pezzi di ricambio.
Fonte: Marina Militare