Le tre navi italiane nel combattimento che ne segue distruggono sette delle otto cannoniere (Ajutab, Ordon, Costamuni, Refakie, Moka, Bafra, Quenkeche) componenti la flottiglia ottomana del commodoro Hamid Bey; l’ottava unità, lo yacht armato Shipka (ex francese Fauvette), è catturata e sarà condotta a Massaua dove, ribattezzata Cunfida, entrerà a far parte della forza navale del Mar Rosso.
Con l’eliminazione della flottiglia turca è restituita la sicurezza all’Eritrea, che inizialmente era stata valutata in qualche misura minacciata; si sviluppa la cooperazione con il capo arabo ribelle Idriss (cui erano state fornite armi e munizioni) sino al punto di appoggiare con il tiro delle navi le sue forze che attaccano reparti turchi accampati in punti fortificati della costa.
Fonte: MM