Il nuovo incrociatore, progettato da John Rendel e varato nel 1883, rispetto alle similari unità britanniche ebbe un dislocamento minore ed un armamento più pesante, operazione resa possibile in considerazione delle condizioni operative in cui l’unità avrebbe dovuto prevedibilmente operare.Infatti l’unità per agire in un bacino ristretto quale il Mediterraneo, non aveva necessità di una grande autonomia per cui il risparmio nel peso del combustibile di riserva poté essere devoluto a favore dell’armamento di costruzione Armstrong che si componeva di ben due pezzi da 254/20 mm disposti lungo l’asse longitudinale e di sei da 152/33 mm disposti sul ponte di coperta, tre per lato.
L’apparato motore composto da due motrici a duplice espansione della potenza di 6000 hp alimentate da quattro caldaie cilindriche a doppia fronte imprimeva una velocità di 17 nodi.In complesso, la costruzione di questa unità poté considerarsi riuscita, specie in relazione al modesto dislocamento ed al costo contenuto (5.499.000 lire).Tuttavia l’evoluzione delle artiglierie e l’affermazione di altri tipi di nave (incrociatori, incrociatori corazzati), limiteranno ben presto l’importanza di questo tipo di unità che sarà prevalentemente impiegata in campagne oltremare e in servizio coloniale.
L’unità lascerà il 21 maggio la Gran Bretagna per l’Italia approdando a Cagliari l’8 giugno e riunirsi poi ad Augusta il successivo 11 alla Squadra Permanente.
Fonte: Marina Militare