Il velivolo e l’equipaggio (tenente di vascello Woseck e guardiamarina von Bachich) sono catturati da una pattuglia della Guardia di Finanza. Successivamente il velivolo sarà portato all’idroscalo di Porto Corsini per la valutazione delle caratteristiche e per la rimessa in efficienza del motore, giudicato riparabile in sette giorni.
[Dopo tre giorni, il lunedì 31, all’idroscalo di Porto Corsini una commissione guidata dal tenente di vascello pilota Guido Scelsi per valutare l’idrovolante austriaco L. 40 catturato, constatane le caratteristiche superiori a quelle dei velivoli italiani, propone allo stato maggiore la riproduzione in serie affidandone la costruzione alla ditta Nièuport-Macchi di Varese (La ditta italiana già produceva su licenza l’aereo da caccia francese Nièuport Ni. 10). Tra il 1915 e il 1917 saranno così costruiti 136 Macchi L. 1 che differivano dal modello originale austriaco solo nel motore, l’Isotta-Fraschini V4A da 150 hp e nell’armamento, una mitragliatrice FIAT-Revelli. Già a settembre saranno consegnati i primi dieci esemplari, di cui alcuni saranno imbarcati sulla nave appoggio idrovolanti Europa]
Fonte: Marina Militare