La conferenza propone ai dirigenti della Difesa e della comunità scientifica e industriale, le potenzialità offerte dall’impiego di nuove e innovative metodologie nello sviluppo di software per applicazioni militari.
Tali metodologie, denominate “agili”, hanno la caratteristica di coinvolgere direttamente il cliente nelle attività di sviluppo, in aderenza alle esigenze operative della forza armata e a supporto della funzione operativa di comando e controllo.
Ad aprire i lavori della prima giornata è stato il generale di brigata Angelo Messina, vice capo reparto logistico dell’area communication information system dello stato maggiore dell’esercito, che ha sottolineato l’importanza di ricercare maggiori opportunità per l'evoluzione delle capacità militari, attraverso nuove e maggiori sinergie con le università.
E’ questo il caso della libera università di Bolzano, il cui centro per l’ingegneria applicata del software, fondato dal prof. Giancarlo Succi ha come missione quello di eccellere nella ricerca dell’ingegneria del software applicata, collegando il mondo accademico a quello industriale.
L’evento, rivolto ai rappresentanti della Difesa, del mondo accademico ed industriale, ha stimolato un confronto di alto livello scientifico, mediante la discussione di lavori di ricerca presentati da studiosi italiani e stranieri (A. Benedetti, A. Veroli, C. Sibilia, F. Bovino, V. Taquette, E. Mendes, F. Murades).
Alla conferenza hanno partecipato i rappresentanti delle più grandi multinazionali di elettronica specializzata nei settori dell'aerospazio, difesa, e information technology quali Thales Italia e Selex ES.Numerose le rappresentanze delle facoltà di ingegneria di sette università italiane tra le quali l’università degli studi di Padova, di Genova e “La Sapienza” di Roma.
Fonte: Stato Maggiore Esercito