Il capo di stato maggiore dell'Esercito, generale di corpo d'armata Carmine Masiello, si è recato alla caserma "M.O.V.M. S.Ten. Ugo Bartolomei" di Cesano, sede della Scuola di Fanteria dove sono stati consegnati i fez ai nuovi VFI assegnati alla specialità bersaglieri, al termine dell'iter formativo.
Il capo di SME, rivolgendosi ai nuovi bersaglieri, ha detto: “Giovani bersaglieri vi auguro di vivere sempre la vostra scelta con la consapevolezza che valori e addestramento sono il filo conduttore immutabile della storia dell'Esercito e del soldato; con questa consapevolezza sarà la scelta la più bella che potevate fare. La Scuola di Fanteria prepara soldati, combattenti, uomini e donne addestrati per difendere il Paese e attrezzati a superare i sacrifici e le rinunce che tale compito comporta, onorando chi ci ha preceduto e ha avuto la forza di non fare mai un passo indietro, tracciando il solco dell'esempio".
Il modulo addestrativo della specialità bersaglieri, della durata di quattro settimane, ha consentito ai giovani VFI di raggiungere gli standard addestrativi e fisici che consentiranno loro di integrarsi nei reparti cui verranno assegnati.
Il fez cremisi con cordone e nappa azzurra detta “ricciolina", fece la sua apparizione durante la guerra di Crimea del 1855, nella battaglia della Cernaia durante la quale, gli Zuavi, reparti scelti del corpo di spedizione francese, donarono questo loro caratteristico copricapo ai bersaglieri, in segno di riconoscimento del valore espresso dalle truppe italiane sul campo di battaglia.
La consegna del fez ai bersaglieri, cui hanno preso parte anche rappresentanti dell'Associazione Nazionale Bersaglieri, ne sancisce a pieno titolo l'ingresso nei ranghi delle unità di fanteria pesante dell'Esercito Italiano.
Il capo di SME, accompagnato dal comandante dell'Istituto, generale di brigata Eugenio Dessì, nel corso della giornata ha visitato le infrastrutture e le aree addestrative e incontrato il personale civile e militare della Scuola.