Alla cerimonia hanno partecipato le principali autorità civili, militari e religiose di Viterbo, il capo di stato maggiore dell’esercito, generale Claudio Graziano, e il generale di corpo d’armata Roberto Bernardini, comandante delle forze operative terrestri.
Nel corso della cerimonia sono state concesse alcune onorificenze al personale che si è particolarmente distinto in operazione.In particolare, è stato concessa, la croce d’oro al merito dell’esercito al sergente Sergio Agostinelli per l’operazione Isaf in Afghanistan del 2009, la croce d’argento al merito dell’esercito al generale di brigata Luigi Francavilla, in qualità di comandante del contingente nazionale in Libano dal novembre 2009 al maggio 2010, la croce d’argento al merito dell’esercito al caporal maggiore scelto Ivan Costantini per il contributo dato nel corso dell’operazione ISAF del 2009 e infine la croce di bronzo al merito dell’esercito al col. Luigi Adiletta per l’operazione in Libano dal novembre 2009 al maggio 2010.
Il generale Graziano, durante il suo intervento, nel commemorare i 115 caduti dell’Aviazione dell’esercito dal 1951 ad oggi, ha ricordato il generale Giangiacomo Calligaris e il capitano Paolo Lozzi, caduti in servizio durante un volo di addestramento lo scorso gennaio.Il capo di stato maggiore dell’esercito ha poi sottolineato “l’importanza della funzione dual-use dell'Aviazione dell'esercito in supporto alle popolazioni e in occasione di pubbliche calamità".
"Pertanto – ha proseguito il generale - è indispensabile essere sempre pronti ad intervenire e mantenere queste capacità. E' in corso un’evoluzione tecnologica che dev'essere accompagnata da un processo di adeguamento dei nostri equipaggi per essere sempre più aderenti alle missioni e ai nuovi scenari internazionali. La fase di razionalizzazione in atto non deve compromettere la sicurezza e la protezione del personale.”
Alla giornata odierna hanno partecipato anche i reduci della missione “Helitaly” UNTAG – svolta in Namibia nel 1989.
L’Aviazione dell’esercito, nata il 10 maggio 1951, è la più giovane specialità della forza armata e si è affermata rapidamente fino a diventare, oggi, una componente determinante e insostituibile dell’esercito.I baschi azzurri sono stati sempre impegnati in tutte le missioni all'estero dell'esercito: dal Libano alla Namibia, dalla Somalia al Mozambico, dai Balcani all’Iraq e all’Afghanistan.
In Afghanistan l’Aves è fortemente impegnata con i propri elicotteri per compiti di trasporto, ricognizione e scorta armata a sostegno delle truppe schierate sul terreno. Dal 2006, anno in cui sono stati schierati nel paese asiatico, ad oggi, i baschi azzurri dell’esercito hanno raggiunto il ragguardevole traguardo di circa 20.000 ore di volo, 6.765 missioni effettuate, 4.211 tonnellate di materiali movimentati e circa 69.000 persone trasportate nella regione ovest del paese.
Fonte: Stato Maggiore Esercito