Abilitazione anfibia per i militari dell'Esercito

(di Stato Maggiore Esercito)
09/10/15

Conseguita l'abilitazione anfibia per 58 militari dell'Esercito appartenenti al reggimento lagunari "Serenissima", al 17° reggimento artiglieria controaerea "Sforzesca" e al 3° reggimento genio guastatori, unità dell'Esercito Italiano inserite nella "Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare" (CNPM).

L'11° corso Integrativo di abilitazione anfibia è durato quattro settimane ed è stato articolato in due fasi.
La prima fase si è svolta presso il reggimento lagunari, dove sono state condotte lezioni teorico-pratiche di addestramento elicotteristico, come la discesa con la tecnica del "fast rope" e la discesa in corda doppia dalla torre di ardimento. La seconda fase si è svolta a Brindisi a bordo della nave San Giusto.

In questa fase il personale dell'Esercito ha  acquisito le tecniche per l'impiego a bordo delle navi, dei mezzi da sbarco e dei mezzi anfibi (AAV7). Sono stati effettuati numerosi rilasci dagli elicotteri EH-101 e diverse tecniche di sbarco.

Il corso si è concluso con una esercitazione finale "LIVEX" consistente in una NEO (non-combat evacuation operation) dove gli allievi, sbarcando con i mezzi anfibi, hanno portato a bordo della San Giusto il personale evacuato.

Il generale di brigata Domenico Pace, comandante la brigata di cavalleria "Pozzuolo del Friuli", prima dell'attività conclusiva, si è congratulato con tutto il personale per i risultati raggiunti.

La "Pozzuolo" coordina i reparti dell'Esercito in tutte le attività concernenti la CNPM e, insieme al reggimento Lagunari, è responsabile per la selezione e il rilascio della qualificazione anfibia esercito, brevetto indispensabile prima di affrontare il corso di abilitazione anfibia.​