Artificieri bonificano un ordigno della seconda guerra mondiale

30/07/15

Gli artificieri dell'Esercito intervenuti su richiesta della prefettura, hanno concluso in sicurezza la delicata operazione di bonifica della bomba d'aereo da 1000 lbs (450 kg), rinvenuta nell'alveo del torrente Albegna in prossimità del centro abitato di Albinia.

Le operazioni hanno avuto regolarmente inizio alle ore 08.00 di questa mattina con l'attivazione dell'Incident Command Post, presso il Palazzo della Misericordia in Piazza degli Angeli del fango in Albinia dove erano concentrati tutti i rappresentanti civili e militari coinvolti nel complesso di attività messe in atto per garantire la completa sicurezza di tutte le fasi dell'attività.

L'intera operazione di fatto è stata articolata in tre fasi: evacuazione dell'area con 1800 metri di raggio intorno all'ordigno, dispolettamento e infine trasporto dell'ordigno presso la Cava del priorato e brillamento. L'evacuazione dell'area di pericolo è avvenuta entro le ore 08.00 con conferma, conseguente ai controlli effettuati dalle Forze dell'ordine coinvolte, avvenuta alle ore 08.50. Il dispolettamento è durato circa 25 minuti, tenuto conto che la spoletta, una volta rimossa dall'ordigno è risultata in cattive condizioni e quindi non idonea al trasporto. Tale particolare, non prevedibile preventivamente, è stato risolto nella massima sicurezza effettuando un brillamento in loco della spoletta con una piccola carica di esplosivo.

Il caricamento dell'ordigno sul mezzo appositamente predisposto ed il trasporto in cava si è svolto regolarmente. Si è poi proceduto ad approntare il circuito esplosivo e ricoprire la buca profonda oltre 6 metri. Le dimensioni del fornello sono state calcolate tenendo conto della potenza dell'ordigno, cercando di contenere il più possibile la proiezione di schegge. L'operazione ha avuto successo e il brillamento ha avuto luogo alle ore 12.35, con circa 90 minuti di anticipo sul termine delle attività previsto, nonostante l'imprevisto della spoletta da distruggere.

Fonte: Stato Maggiore Esercito