La grande unità corazzata aveva lasciato il Friuli lo scorso mese di aprile per assumere, in Libano, il comando multinazionale del Sector West di UNIFIL, con il compito di assolvere il mandato stabilito dalla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, che prevede il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Libano e Israele, il supporto alle forze armate libanesi e l'assistenza alla popolazione locale.
Alla cerimonia alla quale hanno assistito le principali autorità istituzionali della provincia e i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'arma, oltre alla cittadinanza da sempre vicina ai colori dell'"Ariete", erano schierati i reparti che in teatro hanno operato agli ordini del generale di brigata Fabio Polli, ossia il reggimento lancieri di Novara (5°), l'8° reggimento trasporti, il reparto comando e supporti tattici "Ariete", e aliquote di 11° bersaglieri, 10° genio guastatori, 11° trasmissioni, Genova e Piemonte Cavalleria.
Il comandante delle forze operative terrestri, nel salutare i militari in rientro ha espresso apprezzamento per gli ottimi risultati conseguiti nel corso della missione, resi evidenti dal volume delle attività operative condotte (quasi 30.000 tra pattugliamenti, check point, posti di osservazione e controllo e attività addestrative) e dai numerosi progetti realizzati nel campo della cooperazione civile-militare per migliorare le condizioni di vita della popolazione locale.
Il successo della missione è stato per l'"Ariete", alla quarta esperienza nella Terra dei Cedri in sette anni, un'ulteriore conferma della spiccata operatività della brigata e dell'elevata capacità del suo personale di operare in situazioni di crisi in contesti internazionali.
Fonte: Comando delle Forze Operative Terrestri