Circa 140 militari e 41 mezzi dell'Esercito, tra cui cingolati BV-206 e macchine movimento terra, sono stati impiegati, nel bellunese, per il ripristino della viabilità e per lo sgombero della neve accumulata nei comuni di Cencenighe Agordino, Santo Stefano di Cadore, Pieve di Cadore, Falcade, Valle di Cadore, Arabba, Borca di Cadore, Rocca Pietore, Forno di Zoldo, San Pietro di Cadore, San Vito di Cadore, Sappada e Cortina d’Ampezzo.
A Cortina d'Ampezzo, inoltre, i rocciatori dell'Esercito sono impegnati nello sgombero dei tetti dagli oltre 2 metri di neve accumulata.
Nel trevigiano 175 uomini, mezzi speciali del genio e idrovore, per un totale di 35 mezzi dell'Esercito, sono stati impegnati per il monitoraggio e il rafforzamento degli argini, per il drenaggio delle acque e per la rimozione di detriti nei comuni di Motta di Livenza, Meduna di Livenza e Preganziol.
In Emila 60 uomini e donne dell'Esercito continuano, infatti, ad operare nella provincia di Modena per il monitoraggio degli argini dei corsi d'acqua nel comune di Bomporto.
Nel Lazio l’Esercito opera, in concorso alle autorità locali, nel comune di Fiumicino con personale del genio, mezzi speciali, pompe idrovore e un' unità medica con il compito di fornire l'assistenza sanitaria di base, raccogliere le esigenze sanitarie della popolazione, fornire, grazie al supporto della farmacia comunale, i farmaci necessari e provvedere a fornire ossigenoterapia ai pazienti allettati.
Anche nelle prossime ore i mezzi speciali dell’Esercito continueranno ad operare, sulla base delle richieste avanzate dalla Prefetture, lungo tutta la penisola in supporto alla popolazione.
Fonte: Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito - Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione – Sz. PI