Si è conclusa, dopo due settimane di attività, l’esercitazione “Adaptive Interaction 2023” finalizzata ad addestrare le unità specialiste nel settore della cooperazione civile-militare.
L’attività, organizzata dal Multinational CIMIC Group, unità dell’Esercito multinazionale e interforze a guida italiana, si è svolta presso la Caserma “Mario Fiore”, sede del reparto, e nei comprensori di Arabba (BL) e di Corvara in Badia (BZ).
All’esercitazione hanno partecipato operatori CIMIC provenienti da Albania, Bulgaria, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Nord Macedonia, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Stati Uniti, Ungheria e membri di diversi Comandi della NATO, impegnati in uno scenario incentrato su una situazione di crisi resa quanto più realistica e vicina ai contesti operativi contemporanei.
In particolare, sono state somministrate una serie di attivazioni che hanno riprodotto eventi e incidenti simili a quelli che gli operatori CIMIC potrebbero trovarsi a gestire ed affrontare nei vari scenari operativi.
Unità CIMIC italiane, portoghesi, spagnole, slovene, rumene, americane e austriache hanno operato nell’area di Arabba e di Corvara testando l’interoperabilità delle procedure e la capacità di trasmettere dati in maniera protetta sulla base delle attivazioni ricevute dal Task Group dislocato in Motta di Livenza.
A rendere possibile l’interazione fra le numerose componenti impiegate nell’esercitazione, il supporto fornito dal 7° reggimento trasmissioni attraverso la messa in opera dei sistemi di comunicazioni nelle tre differenti località.
Il comandante del Multinational CIMIC Group, colonnello Ugo Proietto, ha sottolineato l’importanza della preparazione tecnico-professionale del personale dell’unità, che deve essere costantemente ampliata ed aggiornata allo scopo di garantire l’interoperabilità con unità affini delle Forze Armate dei Paesi dell’Alleanza Atlantica in termini di procedure, personale e apparati.