Si è conclusa venerdì, presso il poligono di Capo Teulada, la “Safe Haven 2”, esercitazione pluriarma condotta dal 5° reggimento genio guastatori e dal reggimento logistico, unità appartenenti alla brigata “Sassari”, finalizzata all’approntamento del personale delle due unità designate per la Very High Readiness Joint Task Force (VJTF) della NATO Response Force (NRF).
Sulla base degli accordi internazionali esistenti in ambito NATO, l’Italia, infatti, si impegna annualmente a mettere a disposizione dell’Alleanza Atlantica forze militari ad elevato stato di prontezza, per le quali deve essere mantenuto un altissimo standard addestrativo, operativo e logistico. In tale contesto i reparti hanno svolto attività addestrative in bianco e a fuoco, con armi individuali e di reparto e, nel caso del 5° reggimento genio guastatori, mediante l’impiego di materiale esplosivo.
Durante l’esercitazione finale, incentrata sull’integrazione pluriarma di diverse componenti dei reparti della brigata “Sassari”, è stata testata la capacità di intervento dell’arma del genio in attività quali, ad esempio, la ricognizione di itinerari e la bonifica speditiva di ordigni esplosivi improvvisati (IED), così come la capacità di risposta del reggimento logistico “Sassari” che, grazie allo schieramento di un posto comando, ha simulato interventi di recupero e sgombero di mezzi blindati rimasti coinvolti nell’esplosione di un IED e svolto le attività logistiche connesse al mantenimento, i trasporti e i rifornimenti delle unità presenti in poligono.
Determinante, nel ruolo di Quick Reaction Force (forze di reazione rapida in supporto, su richiesta, delle forze schierate sul campo), l’impiego di unità appartenenti al 3° reggimento bersaglieri e il supporto sanitario assicurato per tutta la durata dell’esercitazione da un elicottero HH-412 del 21° distaccamento permanente “Orsa Maggiore” del 2° reggimento “Sirio” dell’Aviazione dell’Esercito.
Tutte le attività, organizzate e condotte nel pieno rispetto dell’ambiente e delle misure per la prevenzione del contagio da Covid-19, hanno permesso di addestrare i comandanti di minori unità nella gestione di assetti pluriarma nell’ambito della pianificazione, preparazione e condotta di missioni reali, di perfezionare l’addestramento sulle procedure d’impiego dell’armamento in dotazione ai reparti e di conseguire capacità di combattimento e logistiche specifiche, proprie degli assetti esercitati.