L’attività, che ha registrato la partecipazione di circa quaranta caschi blu donatori tra cui il comandante di Italbatt, colonnello Elio Babbo, è stata organizzata dalla Cellula Cimic in risposta all’appello a donare lanciato dalla croce rossa di Tiro, che proprio in questo periodo, caratterizzato dal forte caldo e del Ramadan, affronta notevoli difficoltà nella raccolta di sangue.
Un plauso all’iniziativa è giunto anche dall’Italia attraverso le parole del presidente dell’associazione friulana donatori di sangue, Renzo Peressoni, che nel corso di una videochiamata, ha espresso la propria gratitudine al colonnello Elio Babbo, per l’alto senso civico che contraddistingue i Lancieri, da sempre vicini e sensibili al problema della carenza di emoderivati.
Alle espressioni di riconoscenza si è unita anche la dottoressa Silvana Cremaschi, consigliere regionale del Friuli-Venezia Giulia e membro della commissione salute, che ha inoltre portato ai militari dell’Ariete in servizio in Libano il saluto e l’apprezzamento della presidente della regione Debora Serracchiani.
Dal settembre 2007 presso la sede del reggimento “Lancieri di Novara” a Codroipo, è attiva la Sezione “Bianchi Lancieri” dell’AFDS, che annovera oltre duecento iscritti ed effettua periodiche donazioni di sangue.L’iniziativa odierna rientra a pieno titolo tra le attività di assistenza in favore della popolazione libanese previste dalla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, unitamente al monitoraggio della cessazione delle ostilità e al supporto alle forze armate libanesi, compiti che il personale della brigata Ariete, comandata dal generale Fabio Polli, svolgono qui con impegno, professionalità e trasparenza.
Fonte: Contingente Italiano in Libano