Il comandante del reggimento, colonnello Massimiliano Carella, alla presenza della bandiera di guerra dell’unità e a reparti schierati ha ricordato il percorso che hanno fatto, dei lagunari, l’unico reparto di fanteria con capacità anfibia dell’esercito italiano e reso omaggio a tutti i caduti del reggimento.
Con l’ordine del giorno all’esercito, il capo di stato maggiore dell’esercito, generale di corpo d’armata Claudio Graziano, ha formulato a tutti i Lagunari i più fervidi saluti ed il personale affettuoso riconoscimento affermando “Oggi i Lagunari, forti di saldo spirito di sacrificio e di fervida abnegazione, rappresentano una pedina operativa fondamentale per il conseguimento degli eccezionali risultati raggiunti dalla forza armata, costituendo un valido punto di riferimento istituzionale per entusiasmo ed efficienza”.
Alla cerimonia militare ha preso parte anche il generale di brigata Vasco Angelotti, comandante della brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” di cui i lagunari, eredi dei gloriosi “fanti da mar”, sono unità di manovra.
A premessa della cerimonia l’ordinario militare per l’Italia, sua eccellenza monsignor Santo Marcianò ha celebrato una funzione religiosa, durante la quale alcuni lagunari hanno ricevuto il santo sacramento della cresima.
In occasione della ricorrenza, l’Associazione Lagunari Truppe Anfibie, ha allestito, nella sala storica della caserma “E. Matter”, una mostra statica e fotografica di mezzi e materiali in dotazione ai lagunari di ieri e di oggi.
Fonte: Comando delle Forze Operative Terrestri