Il capo di SME inaugura i locali del Reparto Sicurezza Cibernetica

(di Stato Maggiore Esercito)
21/01/22

Ha avuto luogo ieri, nella sede della Caserma “G. PEROTTI” di Roma, alla presenza del capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Pietro Serino, la cerimonia di inaugurazione dei nuovi locali del Reparto Sicurezza Cibernetica (RSC) del Comando Trasmissioni.

Accolto dal generale di corpo d’armata Massimo Scala, comandante delle Forze Operative Terrestri di Supporto e dal generale di brigata Stefano Francesconi, comandante delle Trasmissioni, dopo la resa degli onori ed il saluto alla Bandiera di Guerra dell’Arma delle Trasmissioni, il generale Serino ha preso parte ad una breve office call.

Successivamente l’alto ufficiale, accompagnato dal presidente del Centro Studi Internazionali, prof. Andrea Margelletti, e alla presenza del comandante dell’8° Reparto Infrastrutture, colonnello Severino Amatucci, ha inaugurato il fabbricato che ospiterà il reparto, procedendo con il taglio del nastro e la scopertura della targa.

Nel corso della visita, il personale del reparto ha presentato al capo di stato maggiore dell’Esercito alcune dimostrazioni tecniche nel settore dell’information technology (IT) e dell’operational technology (OT), interamente sviluppate dagli uomini e dalle donne dell’unità, relative all’attacco e alla difesa di infrastrutture critiche (centrali termoelettriche), alla protezione di piattaforme tattiche digitalizzate e all’analisi e sperimentazione sulle nuove minacce, quali il Deep Fake.

La cerimonia odierna ha rappresentato un ulteriore tassello che si aggiunge alla rapida crescita del Reparto Sicurezza Cibernetica. Costituito il 1° aprile 2019, ha conseguito dopo pochi mesi, il 20 giugno, l’Initial Operational Capability (I.O.C.), ed esattamente un anno dopo la Full Operational Capability (F.O.C.).

Il generale Serino, nel salutare il personale del reparto, ha voluto sottolineare che: “L’Arma delle Trasmissioni ha acquisito attraverso la cybernetica, capacità che la rendono protagonista in un dominio che sarà sempre più indispensabile padroneggiare”.

La visita, svoltasi nel pieno rispetto delle norme in vigore per il contenimento del contagio da COVID-19, si è conclusa con la firma dell’Albo d’Onore ed il consueto scambio di doni.