Si è conclusa oggi l’esercitazione “Leone Alato 23” che per dieci giorni ha visto, a Cagnano Varano (FG), molte unità dell’Esercito simulare un possibile scenario che prevedeva l’evacuazione di personale civile da una possibile area di crisi in cui la situazione e la sicurezza fossero state gravemente compromesse.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il ministro della Difesa, Guido Crosetto, hanno assistito alla parte finale dell’attività insieme al capo di stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e al capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Pietro Serino.
"La complessa e difficile situazione internazionale comporta che le nostre Forze Armate siano sempre pronte a operazioni rapide per l’evacuazione di civili e l’addestramento, come è avvenuto nel corso dell’esercitazione odierna, è il modo migliore per garantire la sicurezza del nostro personale militare e civile, come del Paese. Le nostre Forze Armate, nell’attuale contesto internazionale, che vede la presenza di una minaccia multiforme, devono potere e sapere operare insieme e in un ambiente multi-dominio: dalla terra al mare, dall’aria allo spazio fino al cyberspazio" ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
L’esercitazione tattica, anfibia e aeromobile, cui hanno partecipato anche il presidente della Regione Puglia e altre autorità locali, è stata finalizzata a dimostrare le capacità di evacuare connazionali non combattenti (Noncombatant Evacuation Operations) da territori ostili e a evidenziare le caratteristiche dei sistemi e dei veicoli in uso nell’Esercito.
Il capo di stato maggiore dell’Esercito, congratulandosi con il personale e gli istruttori, ha sottolineato che “Oggi abbiamo mostrato al presidente della Repubblica la capacità dell'Esercito di condurre una manovra tridimensionale, manovra che si aggiunge a quella tipicamente terrestre. L'Esercito è una Istituzione pronta e coesa, al servizio della Repubblica e degli Italiani che, grazie alla disponibilità di aree addestrative come quella di Cagnano Varano, prepara i suoi soldati a svolgere in sicurezza i compiti che il governo ci affida".
Oltre 550 militari, 9 elicotteri, un assetto UAV (Unmanned Aerial Vehicle), assetti cinofili, un complesso minore anfibio, un plotone elitrasportato, una sezione genio, un nucleo Tactical Air Control Party sono state tra le principali unità dell’Esercito impegnate, dal 19 al 28 settembre, presso l’Idroscalo pugliese “Ivo Monti”.
L’attività addestrativa che si è svolta nel pieno rispetto delle normative per la tutela dell’ambiente, ha visto truppe sul terreno a partiti contrapposti ed è stata condotta dai reparti della brigata “Pozzuolo del Friuli”, della brigata aeromobile “Friuli” e del comando Aviazione dell’Esercito, con il supporto tecnico e logistico del Comando Militare Esercito Puglia e della brigata “Pinerolo.