Dallo scorso venerdì, invece, su richiesta della Prefettura di Belluno, circa 120 militari stanno operando con 4 BV206 (veicoli cingolati speciali nati per operare in climi estremi ed innevati), 5 pale caricatrici gommate, 1 terna ruotata, 3 camion Astra per il ripristino della viabilità e lo sgombero della neve nei comuni dell’Alto Cadore.
Continua, inoltre, l’intervento dell’Esercito a favore della popolazione modenese partito il 19 gennaio in seguito allo straripamento del fiume Secchia. I militari, intervenuti sin dalle prime ore dell’emergenza maltempo, sono impegnati nel comune di Bomporto (MO) in attività di pattugliamento per il controllo degli argini del Naviglio, ingrossatosi a seguito della nuova perturbazione che ha interessato la zona.
I militari dell’Esercito, nelle ore immediatamente successive allo straripamento del fiume, hanno provveduto a portare in salvo personale costretto ad abbandonare le proprie abitazioni allagate a causa dell'esondazione del fiume Panaro, hanno distribuito brandine da campo, coperte e lenzuola ed hanno contribuito ad arginare l'esondazione del fiume costruendo barriere con sacchi di sabbia e con mezzi ed attrezzature speciali del genio.
Anche nelle prossime ore i mezzi speciali del genio dell’Esercito continueranno ad operare lungo tutta la penisola per soccorrere i cittadini in difficoltà e per agevolare il ripristino della viabilità nelle zone colpite dal maltempo.
La Forza Armata, grazie alla capacità 'dual-use' dei propri reparti genio, oltre all'impiego operativo nelle missioni internazionali, è in grado d'intervenire nei casi di pubbliche calamità ed utilità, in ogni momento, su tutto il territorio italiano a supporto della comunità nazionale come avvenuto lo scorso novembre in Sardegna ed a Pisa lo scorso venerdì per la messa in opera delle paratie di rinforzo agli argini dell’Arno.
Fonte: Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito - Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione – Sz. PI