I gialli dragoni, quali Sector Mobile Reserve di Brigata, sono stati esercitati nella condotta di procedure tecnico tattiche in bianco ed a fuoco finalizzate a validare ed implementare le capacità necessarie a condurre attività di risposta a situazioni di emergenza e crisi orientate allo scenario libanese.
L'osservatore più accorto noterà la complessità del compito affidato al personale del glorioso reggimento di stanza a Palmanova, riserva di brigata, cioè un reparto con doppia linea di mezzi, leggeri e pesanti, dotato delle capacità di intervenire efficacemente in luoghi e tempi non preventivamente pianificabili, nel pieno rispetto delle procedure e delle regole di ingaggio. Se a ciò si aggiunge la delicatezza dello scenario che caratterizza il Libano del sud, meglio si potrà apprezzare lo sforzo e l'impegno di questi professionisti in uniforme e la loro capacità di combinare in una medesima esercitazione le attività tattiche proprie di differenti temi della campagna in perfetta aderenza a quelli che sono i dettami procedurali impartiti dalle superiori autorità.
Esplorazione, gestione delle emergenze, pianificazione di contingenza (capacità di gestire il momento operativo), on-scene command (l'autorità è del comandante che affronta l'emergenza) e "caporale strategico" (ogni militare fin dai gradi più bassi deve essere consapevole che il proprio operato è fondamentale per la buona riuscita dell'operazione) uniti alla capacità di impiegare sofisticati sistemi d'arma quali le blindo armate Centauro sono stati i protagonisti della giornata di Genova sulle pietre del Cellina-Meduna.
Piena soddisfazione è stata manifestata al termine dell'esercitazione dalle massime autorità presenti quali il vice comandante della divisione Friuli, gen. Giovanni Savarese, ed il comandante della brigata corazzata Ariete, gen. Fabio Polli, che non hanno potuto fare a meno di sottolineare le capacità espresse dal personale esercitato.
In particolare il gen. Polli ha evidenziato, con un'aderente metafora sportiva, come l'attività di approntamento non sia altro che il doveroso "allenamento" propedeutico all'impegno operativo nella terra dei cedri, dove gli ufficiali, sottufficiali e dragoni di Genova Cavalleria sapranno ben figurare, come peraltro accade dal lontano 1992 hanno dal quale il reggimento, senza soluzione di continuità, è stato coinvolto in tutti gli impegni nazionali ed internazionali dell'Esercito italiano.
Andrea Pastore