"Esperienza unica, meravigliosa e premiante degli innumerevoli sforzi profusi in questo 2014, grazie soprattutto alla nuova impostazione tecnica programmata dal mio allenatore Mirko Nozzolillo, in condivisione con la direzione sportiva del Centro Sportivo Olimpico dell'Esercito." Queste le parole del primo caporal maggiore Erika Ferraioli all'indomani della lunga kermesse natatoria.
E come darle torto: l'esperienza iridata della ventottenne nuotatrice romana, si è brillantemente conclusa tra medaglie e record sulla distanza dei 50 e 100 stile libero, sia livello individuale che in staffetta.
Il primo segnale di un'eccellente stato di forma si è manifestato con la 4x50 misti mixed, quando, in qualità di ultima frazionista, trascina il team azzurro, altresì composto dal dorsista, il caporal maggiore Niccolò Bonacchi e dal ranista, il primo caporal maggiore Fabio Scozzoli, sul terzo gradino del podio con il nuovo record italiano di 1'37"90, facendo registrare un favoloso crono "lanciato" di 23"55 (non omologabile), tempo che è stato solo la premessa ad una serie di successivi miglioramenti maturati prima, con il quinto posto della staffetta 4x50 mista donne, chiusa con il record italiano di 1'46"47 ed il parziale di 23"43, quindi con il quarto della 4x50 mixed stile libero, completata con un altro record italiano di 1'29"22 ed un eccellente 23"25.
Ma come detto, la vertiginosa progressione nei primati di Erika Ferraioli non si è fatta di certo attendere nelle gare che contano, e cioè in quelle individuali dei 50 e 100 stile, ed in quelle da prima frazionista nella staffetta 4x100 stile libero.
In occasione delle batterie, semifinali e finali della prova individuale dei 50, l'azzurra inanella tre record italiani di seguito, fermando magistralmente nell'ordine, le lancette del cronometro sui tempi di 24"12, 24"10, ed infine 24"09.
Altrettanto esaltanti sono state le prestazioni sulla doppia distanza; con il crono di 52"87 nella batteria e nella semifinale della gara individuale ha eguagliando il record italiano, quindi, nella finale della staffetta 4x100 stile femminile, lo ha abbassato di 17 centesimi (52"70), portando le azzurre alla conquista di un'altra meravigliosa medaglia di bronzo con l'ennesimo record italiano (3'29"48).
Ma la cinque giorni di Doha ha visto altri atleti del Centro Sportivo Esercito contribuire al successo dell'intera spedizione azzurra, chiusa con un medagliere composto da un oro, magistralmente conquistato da Giorgio Paltrinieri nei 1500 stile libero, due argenti, uno con la staffetta 4x200 stile libero (RI 6'51"80),in cui figurava, insieme a Andrea Mitchell D'Arrigo, Marco Belotti, Filippo Magnini, anche il diciottenne caporale Nicolangelo Di Fabio, autore di uno splendida terza frazione in 1'42"98, e Marco Orsi, secondo nei 50 stile completati con il record italiano di 20"69, ed i tre bronzi, di cui, come detto, due vinti da Erika Ferraioli con i colleghi Niccolò Bonacchi e Fabio Scozzoli nella staffetta 4x50 misti mista e con le ragazze della 4x100 stile libero, ed uno con la 4x50 stile maschile (1'24"56), composta da Luca Dotto, Marco Orsi, Filippo Magnini e Marco Belotti.
Oltre a Nicolangelo Di Fabio, ricordiamo il giovanissimo caporale Simone Sabbioni, classe 1996, primo frazionista (dorso) nelle batterie eliminatorie della 4x50 misti mixed, la stessa che poi è giunta 3^ con l'innesto del collega Niccolò Bonacchi, atleta quest'ultimo, capace di conseguire anche il record italiano dei 50 dorso in 23"39, nel contesto della staffetta 4x50 misti, giunta poi 6^ in 1'32"68, ed il primato personale nella frazione dei 100 dorso (51"56) della staffetta 4x100 misti.
Agli specialisti del dorso, si sono messi in luce anche il caporale Gabriele Detti nella gara dei 1500, terminata al quinto posto con il nuovo record personale di 14'29"94, e da un quasi recuperato Fabio Scozzoli, anche lui quinto nella finale dei 50 rana, completata con il tempo di 26"15, riscontro ancora ben lontano dal suo record europeo di 25"72, che per l'occasione è rimasto ben saldo nelle sue mani, nonostante l'insidiosa performance del britannico Adam Peaty in semifinale, completata a soli tre centesimi dal primato dell'azzurro.
Degna di citazione infine, la sfortunata partecipazione del caporal maggiore Scelto Federico Turrini, vittima di un'influenza intestinale che non gli ha consentito di prendere parte alla gara dei 200 e 400 misti, prova quest'ultima alla sua portata, soprattutto alla luce del bronzo europeo conquistato lo scorso dicembre a Herning in Danimarca.
Fonte: Centro Sportivo Olimpico dell'Esercito