Nell’ultima intervista rilasciata al Financial Times - principale giornale economico-finanziario inglese, uno dei più autorevoli e letti al mondo... - il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha illustrato una strategia per il raggiungimento della quota del 2% richiesta dalla NATO:
“vi sono parti della nostra spesa che sono correlate alla difesa, ma che non sono incluse nel bilancio della difesa”.
Lo scorso anno l’Italia ha speso solo l’1,15% del PIL per la Difesa, un valore indecoroso che pone il nostro Paese nella classifica bassa dei 29 Paesi della NATO come percentuale del PIL. Quota che, peraltro, comprende buona parte del bilancio dell’Arma dei Carabinieri, quindi una realtà destinata alla Sicurezza del Territorio che interessa il ministero dell’Interno (e altri dicasteri), non solo la Difesa. Se esclusa, l’anzidetta percentuale scenderebbe sotto all’1%!
Le opzioni a disposizione per il ministro Trenta erano diverse:
- rimilitarizzare la Polizia di Stato (ma in questo caso il ministro Salvini - che forse dal Viminale vede più lontano che da Via XX Settembre - l’avrebbe sbranata viva);
- considerare la spesa sanitaria una forma di “difesa” (dalle malattie);
- mettere a bilancio le monetine lasciate come mancia al bar al piano terra del Ministero della Difesa (la più credibile);
- la spesa per la cybersecurity.
Il ministro ha scelto l’ultima…
Peccato che, ancora una volta, nessuno abbia sussurrato alla Trenta che fosse l’esempio meno indicato: a differenza dei Paesi seri, a forza di tagli e reiterata sottovalutazione, al di là della “fuffa”, dei convegni, delle cerimonie, delle troppe parole... l’Italia è quotidianamente a gravissimo rischio con un budget dedicato assolutamente insufficiente. E non lo diciamo noi, lo affermano i dati. Quando poi sono i Servizi italiani a lamentare pubblicamente rischi... la situazione deve essere davvero grave (v.link).
Domani, a Bruxelles, si terrà la due giorni dei ministri della Difesa della NATO. Si berranno tutti la supercazzola rilasciata al Financial Times?
Foto: ministero della difesa / Financial Times