Dopo l'entrata in campo della banda, comandata dal p.m. luogotenente Domenico Morlungo, si sono posizionati i reparti che hanno preso parte all'operazione “Leonte XV” in Libano. A seguire l'entrata del gonfalone della città di Roma, dei medaglieri nazionali, dei labari delle associazioni combattentistiche e d’arma e della bandiera di guerra del 1° reggimento granatieri.
La cerimonia è stata presieduta dal generale di corpo d’armata Roberto Bernardini, comandante delle forze operative terrestri. Numerosi i familiari che hanno partecipato al rientro e numerose le autorità civili e militari che hanno accolto la brigata, tra cui il generale di corpo d’armata Massimiliano Del Casale, comandante del CESIVA, il generale di corpo d’armata della riserva Mario Buscemi, presidente nazionale dell’associazione nazionale “granatieri di Sardegna”, il generale Antonio Bettelli, comandante della brigata Friuli, il tenente colonnello Emanuele Patalano, comandante del gruppo squadroni a cavallo dei lancieri di Montebello, in rappresentanza del comandante del distaccamento dei Lancieri, il tenente colonnello Giancarlo Cati, capo centro ippico del reggimento.
Il generale Riccò, prima di cedere la parola al comandante delle forze operative terrestri ha ringraziato “i soldati della Leonte XV per il servizio svolto, divorando lacrime in silenzio e donando il cuore alla Missione”. “In Libano - ha concluso il comandante della Granatieri - non avete portato solo la professionalità e l’impegno coraggioso di contribuire alla riuscita della missione, ma avete portato un pezzo di Italia, quella più vera e sincera, quella più ricca di valori. Il seme piantato in quella terra lontana crescerà e darà i suoi frutti; e ciò anche grazie a voi”.
Il generale Bernardini, nel suo discorso, si è congratulato con gli uomini e le donne rientrati dal contingente, per la loro professionalità. Si è complimentato, in modo particolare con i reparti, per aver dato prova di grande attenzione e sensibilità, e per come si sono rapportati con la popolazione e le autorità militari e civili libanesi.
Durante la cerimonia l’avv. Franco Ciufo, delegato vicario del Lazio del sacro militare ordine costantiniano di San Giorgio ha consegnato la medaglia d’oro al merito, del citato ordine, al comando brigata “granatieri di Sardegna” nelle mani del suo comandante “per lo sviluppo delle attività umanitarie in zone vittime di teatri di guerra” tra cui il Libano.
Prima del rientro della bandiera di guerra, padre Pierluca Bancale, cappellano militare della brigata, ha recitato la preghiera del granatiere.
La cerimonia è stata l’occasione per ripercorrere i sei mesi d’impegno della brigata granatieri di Sardegna in territorio libanese in un periodo molto sensibile per la stabilizzazione dell’intera regione.
Monica Palermo