Si è svolta questa mattina la cerimonia di avvicendamento alla guida del Regional Command West (RC-W), che ha visto il colonnello Natale Gatti cedere al pari grado Gianluca Figus il comando dell’unità multinazionale composta da militari delle Forze Armate italiane - oltre che da contingenti austriaci, moldavi, sloveni, turchi, polacchi e svizzeri - che opera nel settore ovest del Kosovo.
I militari del 5° reggimento artiglieria terrestre “Superga” dell' Esercito di stanza a Portogruaro (Venezia) subentrano da oggi agli uomini e alle donne del 17° reggimento artiglieria controaerei “Sforzesca” con sede a Sabaudia (Latina), che hanno completato il proprio mandato in Kosovo.
Nel periodo compreso tra dicembre e luglio, gli artiglieri del 17° hanno contribuito a garantire sicurezza, stabilità e libertà di movimento nel proprio settore di operazione, secondo il mandato della Risoluzione 1244 delle Nazioni Unite del 1999, favorendo il processo di dialogo tra Serbia e Kosovo promosso dall’Unione Europea.
“Le attivita’ del Regional Command West sono continuate anche durante l’emergenza COVID19 che ha interessato la regione balcanica, senza influire sulla capacità operativa della missione KFOR. I militari italiani e delle altre sei nazioni hanno assunto tutte le misure di prevenzione raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel condurre le operazioni, tra cui spiccano la protezione del Monastero Serbo-Ortodosso di Visoki-Decane – unico sito sorvegliato dalla missione NATO – e il pattugliamento dell’area di responsabilità attraverso centinaia di pattuglie motorizzate e appiedate, condotte anche in collaborazione con la polizia del Kosovo”, ha sottolineato il colonnello Gatti nel ringraziare i propri militari per l’impegno dimostrato durante il mandato del 17° reggimento.
Notevole è stato il sostegno fornito in modo imparziale dal contingente italiano alle istituzioni e alle comunità locali attraverso 18 donazioni di personal computer, arredi scolastici e materiali didattici. Importante anche il contributo dato dal RC-W alla risposta locale al COVID-19, con la distribuzione alle autorità sanitarie e di polizia del Kosovo di apparecchiature mediche e dispositivi di protezione individuale.
“Gli artiglieri del 5° tornano nei Balcani dopo circa 7 anni e sono pronti a contribuire, in collaborazione con le istituzioni del Kosovo, alla sicurezza della regione ovest, in una fase delicata come quella in corso, caratterizzata dall’emergenza COVID-19 che non comprometterà la capacità della missione KFOR di condurre operazioni”, ha dichiarato il colonnello Gianluca Figus, dopo aver assunto la guida del RC-W.
Il passaggio di consegne è avvenuto alla presenza dell’ambasciatore d’Italia in Kosovo, Nicola Orlando e del Comandante di KFOR, generale di divisione Michele Risi. Nel suo discorso, il generale Risi ha espresso il proprio apprezzamento per l’operato dei militari del Regional Command.