Nei giorni scorsi, presso l’eliporto del Quartier Generale della missione delle Nazioni Unite in Libano – Green Hill, ha avuto luogo la cerimonia in memoria dei caduti dell’incidente aereo avvenuto il 6 agosto 1997, costato la vita a 5 peacekeeper.
Quella notte, un elicottero AB-205 della Task Force Italair, mentre effettuava un volo di addestramento notturno tra le basi UNP 6-44 e UNP 6-41, a causa di un improvviso peggioramento delle condizioni metereologiche, precipitò al suolo incendiandosi.
A perdere la vita furono quattro militari italiani ed uno irlandese. L’equipaggio era costituito da due piloti, i maggiori dell’Aviazione dell’Esercito Antonino Sgrò e Giuseppe Parisi e dal tecnico specialista, il primo maresciallo Massimo Gatti. A bordo, come passeggeri, anche il brigadiere dell’Arma dei Carabinieri Daniel Forner e il sergente di nazionalità irlandese John Lynch.
Al termine della cerimonia, svoltasi in forma ridotta e sobria nel rispetto delle misure connesse all’emergenza Coronavirus, il comandante del contingente italiano di Unifil e pilota dell’Aviazione dell’Esercito, generale di brigata Andrea Di Stasio, accompagnato dal tenente colonnello Andrea Onofri della Task Force “Italair”, ha deposto una corona di alloro in memoria dei caduti del volo “Charlie four” presso il monumento in loro onore, benedetto dal cappellano militare del contingente, don Pietro Murgia.
Parole di profonda gratitudine per i “caschi blu” che hanno dato la vita nell’adempimento del proprio dovere sono state espresse nella breve allocuzione del tenente colonnello Onofri che ha ringraziato sentitamente gli equipaggi di Italair “per la dedizione al servizio e per il significativo contributo che forniscono, contribuendo quotidianamente alla stabilità e alla sicurezza nel Sud del Libano”.
La Task Force “Italair” è impiegata direttamente dal generale di divisione Stefano Del Col, Head of Mission e Force Commander di Unifil, ed è composta principalmente da piloti, tecnici operatori di bordo e personale di supporto del 2° reggimento Aves “Sirio” di Lamezia Terme, con il concorso di personale effettivo ad altri reparti dell’Aviazione dell’Esercito.
Le missioni di volo svolte rientrano tra le peculiarità dell’Aviazione dell’Esercito tra cui spiccano le attività di evacuazione sanitaria, ricognizione, collegamento e trasporto.